Due multe in un mese al T-Red di via Roncioni e altre due in arrivo. Estate da dimenticare per Francesco Nicolosi, operaio alla Capp Plast di via Galcianese che tutti i giorni percorre quella strada e sostiene di non essere mai passato con il semaforo rosso ma di avere evidentemene superato, forse per distrazione, la linea bianca orizzontale per pochissimi centimetri. Una storia che si ripete sempre uguale a se stessa: tantissimi infatti gli automobilisti che per colpa dei T-Red si trovano multati per infrazioni di pochi centimetri. "A maggio, in occasione della prima multa, non ci ho dato peso e ho pagata, poi ne ho ricevuta un’altra a luglio e sono andato al comando della municipale per chiedere di poter visionare le foto dell’infrazione in quanto sono sicuro di non aver mai bucato nessun semaforo. Con la ruota anteriore ho coperto la striscia bianca e ho scoperto in quell’occasione che riceverò altre due multe del genere". La multa è di 44 euro se pagata entro 5 giorni oppure 75 euro e prevede la decurtazione di 2 punti dalla patente. "Ai miei colleghi di lavoro – prosegue Nicolosi – è successa la stessa cosa. E’ vero, come emerge dalla foto, che con la ruota ho superato la striscia, ma un sistema di controllo così rigido non è giusto. Quando sono andato negli uffici della municipale, ho trovato altri automobilisti che reclamavano per gli stessi motivi". L’assessore alla polizia municipale Flora Leoni spiega come funziona il T-Red: "Non basta posare la ruota sulla linea di arresto per far scattare la fotografia. L’invasione dev’essere netta e precisa. I photored sono stati posizionati sulle intersezioni semaforiche che erano caratterizzate da alta incidentalità e l’uso della tecnologia ha determinato una flessione netta delle infrazioni. Gli apparecchi non sono tarati in maniera fiscale ma secondo le norme del Codice della strada: le linee di arresto non vanno superate perché si invade l’area dell’attraversamento pedonale". La questione sollevata da Nicolosi è stata posta, negli ultimi anni, anche da molti altri automobilisti multati. "Il dispositivo - aggiunge l’assessore Leoni - è basato su un superamento preciso e matematico. Chi supera la linea d’arresto può giungere con una velocità non commisurata e con una modalità di guida non consona. Gli apparecchi sono tutti posizionati su strade urbane ad alta densità di traffico in cui è determinante il rispetto delle norme stradali. I limiti imposti dal Codice della strada vanno rispettati".
M. Serena Quercioli