Coronavirus, in Cina raccolta fondi per aiutare l'Italia

Partita da Wenzhou, città d'origine di molti cinesi che vivono a Prato

La vita in Cina ai tempo del Covid-19 (foto Ansa)

La vita in Cina ai tempo del Covid-19 (foto Ansa)

Prato, 3 marzo 2020 - Una campagna di raccolta fondi online è stata lanciata nella Cina orientale per aiutare l'Italia a combattere l'epidemia di coronavirus, mentre varie aziende di stanza nella provincia dello Zhejiang stanno donando ad altri Paesi i materiali necessari a prevenire la diffusione del nuovo coronavirus.

La campagna è stata avviata nella città di Wenzhou, che ospita centinaia di migliaia di cinesi nati all'estero e da cui proviene la maggior parte della comunità di Prato. In questa località dello Zhejiang, gli imprenditori e i giovani si sono mobilitati per raccogliere fondi e aiutare l'Italia a fronteggiare l'emergenza Covid-19.

Il primo marzo, un carico di 2.600 paia di occhiali protettivi, per un valore di 200.000 yuan (circa 28.690 dollari), prodotti da aziende locali e donati dall'associazione degli ottici di Wenzhou, è stato caricato su un aereo con destinazione Torino.

Inoltre, la Fondazione Jack Ma e la Fondazione Alibaba hanno annunciato ieri l'intenzione di donare 1 milione di mascherine protettive al Giappone. Sul proprio profilo Weibo, un social media simile a Twitter, il fondatore del gruppo Alibaba, Jack Ma, ha spiegato che è tempo di ricambiare il favore agli amici giapponesi rimasti vicini alla Cina quando il Paese viveva una grande carenza di forniture. Una ventina di giorni fa, vari gruppi avevano infatti raccolto in Giappone 125.000 tute protettive, donate poi a diverse città in tutta la Cina.