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Quelle lettere tra Fabio e Barbiana E l’amicizia Palombo-don Milani

Il legame tra l’ex parroco di Fabio e il prete fiorentino è ricordato da tre iniziative del Comune di Vaiano. La relatrice Annalisa Marchi: "Ho insegnato ai miei studenti, facendo tesoro della loro testimonianza".

Quelle lettere tra Fabio e Barbiana E l’amicizia Palombo-don Milani

Ci fu un’intensa amicizia tra Ezio Palombo e don Lorenzo Milani, testimoniata dalle lettere che i due si scrissero tra il dopoguerra e il 1967. Fu un’amicizia resa profonda dal servizio a fianco degli ultimi e dei fragili che entrambi portavano avanti. Per Palombo, don Milani fu un modello. Questo legame tra Fabio, dove don Palombo era parroco e Barbiana, merita evidenza nell’anno in cui, in tutta Italia, si celebra il centenario della nascita di don Lorenzo Milani.

Tutto si fonda sull’intenso rapporto tra Palombo e don Milani, sulla loro vicinanza spirituale, sul loro modo comune di intendere la missione di preti a servizio della comunità e soprattutto dei più giovani. Si intitola "Tenere sempre gli occhi spalancati" – frase simbolo ripresa da una delle lettere – l’appuntamento che si terrà martedì, alle 21, nel Giardino della memoria dell’Istituto Bartolini, a cura del Comune di Vaiano, e che si propone di ricordare questo legame fortissimo che in Vallata ha lasciato un’eredità di valori. Tra i relatori ci sarà Annalisa Marchi (Associazione don Milani di Vaiano), insegnante, che ha ispirato la sua attività alla "lezione" di Palombo e Milani, quest’ultimo incontrato anche attraverso il professor Agostino Ammannati, che è stato suo docente di italiano al Liceo Classico Cicognini.

"Nel mio intervento – spiega Annalisa Marchi – ricostruisco un intreccio di storie attraverso la vita vissuta. Al ginnasio, ero alunna del professor Ammannati, uno degli amici di don Milani. Andava spesso a Barbiana e quando tornava a scuola si rapportava a noi con quegli insegnamenti. Ci portava a fare delle gite di istruzione, ci faceva fare teatro. Ricordo la sua amarezza nel 1967, l’anno in cui morì Don Milani. Ammannati fu un insegnante eccezionale che ha lasciato un segno importante in tanti suoi allievi pratesi. Poi – aggiunge Marchi – parlerò di quando sono arrivata a insegnare a Vaiano, e ho conosciuto don Ezio Palombo. Ho portato i miei ragazzi in gita a Fabio, dove creato una ’scuola’ con tanti libri per seguire i giovani. Era il 1982 e tante personalità andavano a Fabio, come Dacia Maraini, erano attratte da ciò che don Ezio continuava a fare imitando don Milani. Palombo era affidatario di tanti alunni (diventò ‘babbo’ di più di dieci ragazzi, affidatigli dal Tribunale dei Minori di Firenze, ndr). Metteva le sedie per tutti nello spiazzo della sua canonica".

Don Palombo che nel 2000 lasciò l’abito talare per amore di una donna che lo rese padre, è morto nel 2020, a 89 anni, di Covid. La sua storia divise la Valbisenzio che è comunque rimasta legata alla sua opera a favore degli ultimi, che fossero i mezzadri di Vaiano, rimasti soli nella grande crisi agricola, o gli operai tessili che rivendicavano i loro dirirtti o i ragazzi di Fabio che accompagnava a scuola. In tanti che lo ricordano ancora, prenderanno parte alla serata alle Bartolini. Luogo che segna un’altra tappa della storia narrata da Annalisa Marchi.

Infatti Ezio Palombo, è stato il fondatore nel 1992, insieme a un gruppo di genitori, proprio dell’Associazione don Lorenzo Milani. Era accaduto quell’anno che alla scuola media di Vaiano fossero stati bocciati 18 ragazzi nelle classi prime. C’era da riflettere e da "fare qualcosa": lui organizzò un gruppo di giovani volontari, il più grande aiutava il piccolo. Come si faceva anche a Barbiana e come si fa ancora, attraverso l’associazione, a Vaiano. "Dopo aver fatto battaglie per il tempo pieno dentro la scuola, perché lo considerava un aspetto fondamentale, in quel momento di difficoltà – racconta ancora Marchi – voleva rimettere in piedi i ragazzi, dare un aiuto reale per i ragazzi con la caratteristica che i ragazzi più grandi aiutavano a imparare i più piccoli".

L’ultimo capitolo della storia – che avrà altre due serate organizzate dal Comune di Vaiano – riguarda il libro di ricrca storica che Ezio Palombo ha scritto su Fabio e che sarà presentato martedì in ristampa. E martedì – alla maniera di don Milani e di Palombo – l’intervento finale sarà affidato alla più giovane delle relatrici, Elisa Speggiorin, laureatasi l’anno scorso con una tesi sulle lettere tra Fabio e Barbiana.

Elena Duranti