Cos'è la droga dello stupro: sostanza insapore che annulla la volontà

La sostanza sarebbe stata usata dal parroco arrestato a Prato. La "Gbl" entra in circolo nell’organismo in pochi minuti. Gli effetti sono devastanti

La droga dello stupro  (Archivio)

La droga dello stupro (Archivio)

Prato, 15 settembre 2021 - La "Gbl", chiamata comunemente "droga dello stupro", è una sostanze subdola e pericolosa, potentissima, in grado di inibire la capacità di intendere e di volere e togliere i freni inibitori. Gli effetti collaterali non sono di lunga durata, ma sono immediati (si manifestano fra i 5 e i 20 minuti dall’assunzione) e soprattutto sono devastanti: perdita del senso della realtà, delle capacità di coordinamento, nausea, problemi respiratori e disturbi della memoria. Generalmente sono sciolte in una bevanda, una birra o un cocktail, grazie alla loro natura incolore e praticamente inodore tanto che la vittima non può rendersi conto di assumerla.

Tra l’altro, la loro presenza di questa droga nel corpo viene rapidamente metabolizzata ed eliminata dall’organismo tanto che è difficile rilevarne la presenza nell’organismo.

La "Gbl" è balzata agli oneri delle cronache nel caso di Alberto Genovese, l’ex patron di Facile.it, accusato di violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti di una diciottenne a cui avrebbe dato proprio la potente droga durante un a festa organizzata nel super attico di Milano.