
L’Asl e la direzione ospedaliera del Santo Stefano non ci stanno. Dopo la denuncia tramite le pagine de La Nazione del pensionato Bruno Borgogno, originario della provincia di Torino, ma ormai da 11 anni trapiantato a Prato, che ha accusato il pronto soccorso del Santo Stefano di averlo dimesso due volte nello stesso giorno senza referto né diagnosi, l’azienda ha avviato una ricerca interna. Indagine che ha permesso di risalire al caso clinico del pensionato, che si era presentato al pronto soccorso di Prato lo scorso 30 giugno accusando forti dolori al fianco (che da esami successivi si sono rivelati una rara forma tumorale). "Dalle cartelle del pronto soccorso risulta che Borgogno nella giornata del 30 giugno scorso abbia effettuato due accessi – spiegano dall’Asl Toscana Centro -. Il primo è avvenuto alle 12.15 con codice al triage 3, quindi urgenza differibile, a seguito del quale sono stati richiesti esami specifici. La procedura però non è stata eseguita in quanto il paziente, alle ore 12.21, ha abbandonato il pronto soccorso". La versione dell’Asl è quindi differente rispetto a quella di Borgogno che ha raccontato di essere stato avvicinato da una infermiera che gli ha messo nelle mani una provetta per le urine e lo ha rimandato a casa. Differente è inoltre anche la versione relativa al ritorno nel tardo pomeriggio del pensionato al pronto soccorso del Santo Stefano. "Il secondo accesso, sempre nella stessa giornata, è stato registrato alle 18.46 con codice al triage 3 – prosegue la nota dell’azienda ospedaliera –. Alle ore 18.53 sono stati rilevati i parametri vitali. Alle ore 20.17 il paziente abbandona di nuovo il pronto soccorso e conseguentemente la cartella è stata chiusa". Come detto, anche in questo caso secondo la ricostruzione di Borgogno le cose sono andate in maniera differente, con l’arrivo di un’altra infermiera che ha buttato nella spazzatura la provetta di urine precedentemente riempita e rimandato a casa il pensionato di nuovo senza referto. Tanto che lo stesso Borgogno sosteneva paradossalmente di essere ancora in carico del pronto soccorso dallo scorso 30 giugno, visto che nessuno gli aveva consegnato un referto d’uscita dal sistema di emergenza urgenza del Santo Stefano. Adesso, invece, arriva la versione ufficiale dell’Asl Toscana Centro che racconta una verità agli antipodi rispetto a quella del pensionato e che sta valutando gli estremi per adire per le vie legali.