
Nel periodo 2012-2018 sono peggiorati i livelli di Pm2.5
Prato, 7 ottobre 2020 - Prato è una delle città più inquinate della Toscana. A sostenerlo è il dossier di Legambiente "Che aria tira" che analizza i parametri nelle emissioni di pm10, pm 2.5 e No2 (quindi polveri sottili e ultrasottili, oltre al biossido di azoto) nelle 97 principali città d’Italia. Secondo il report dell’associazione ambientalista, la qualità dell’aria a Prato merita una sonora bocciatura, prendendo un 3 in pagella. Un voto che mette la nostra città all’ultimo posto in Toscana a pari merito con Arezzo, Firenze e Lucca. Certo, le altre non se la passano meglio visto che Massa e Livorno prendono 4 in pagella, mentre Pistoia e Pisa si fermano a 5. L’unica a essere promossa in Toscana è Grosseto con 7. Il report si basa sui livelli d’inquinamento registrati nel quinquennio 2014-2018 (che è l’ultimo anno in cui sono disponibili i dati per tutte le città d’Italia). L’elemento più preoccupante è quello relativo al fatto che non c’è stato un reale miglioramento nelle emissioni negli ultimi cinque anni. Anzi, si è assistito a un peggioramento. I livelli medi di pm10 sono rimasti stabili, quelli di pm2.5 sono peggiorati di un punto (passando dai 17 microgrammi per metro cubo ai 18 del 2018) e le emissioni di No2 sono aumentate di due punti (da 31 a 33 microgrammi per metro cubo). I dati tengono conto dell’inquinamento medio rilevato in tutte le centraline della città, causato da fattori come traffico, emissioni industriali o dai caminetti, o particelle provenienti dai motori diesel. "La rilevazione è stata effettuata su un quinquennio – spiegano da Legambiente nazionale – perché è difficile fare un’equiparazione dei dati su due singoli anni. In questo modo invece verifichiamo un trend, che è meno influenzato da singoli fattori come incendi estivi, grande freddo o meteo avverso". Ma perché Prato prende 3 in pagella? La risposta si trova nella comparazione con i valori di tutela della salute pubblica suggeriti dall’Oms, che sono molti più severi rispetto a quelli sanciti dalla normativa nazionale che disciplina le emissioni. La media delle Pm10 dovrebbe essere di 20 microgrammi per metro cubo e invece Prato si attesta a 25. Ancora peggio va per le pm2.5 dove superiamo di 8 punti il valore limite dell’Oms. Male anche il valore dell’No2 che dovrebbe essere al massimo 20 e invece tocca quota 33 microgrammi per metro cubo. Di fatto Prato negli ultimi cinque anni raramente è rientrata nella media dei parametri dell’Oms. Il giudizio di Legambiente Prato comunque invita alla prudenza nell’analisi dei dati. "In città si sta investendo tanto sulla tutela della qualità dell’aria e infatti i dati 2019 e 2020 sono già più positivi– dice il presidente Giacomo Agabio – E’ chiaro che si può fare sempre di più e meglio, ma la strada intrapresa è quella giusta. Siamo in costante collegamento con il Comune sui temi della mobilità sostenibile, quella dolce e sulle necessità di pedonalizzazione". Stefano De Biase