
‘Pregare Dio, perché?’. Sarà il monaco Guibalberto Bormolini – prima liutaio, poi laureato in teologia e guida spirituale di Franco Battiato – ad affrontare una conversazione sul senso della preghiera in un mondo contemporaneo all’apparenza così distante da tale pratica. L’incontro è previsto dalle 21 di stasera e sarà ospitato nella chiesa interna delle ‘Minime del Sacro Cuore’ a Poggio a Caiano.
Tutto, sul piano organizzativo, sarà in regola con la normativa anticovid.
Quello con padre Bormolini è il primo di due incontri che la comunità femminile francescana offre, a chiunque sia interessato, in preparazione della chiusura dell’anno giubilare indetto dalla Santa Sede per il primo centenario della morte di madre Margherita Caiani, fondatrice di quell’Istituto, proclamata Beata da Giovanni Paolo II.
Il Giubileo per la Beata Caiani si chiuderà il prossimo 15 dicembre con il vescovo Fausto Tardelli. Venerdì 19 novembre (sempre alle 21) sarà al Poggio il direttore di Avvenire: Marco Tarquinio. La riflessione sulla preghiera affidata a padre Bormolini, un religioso molto conosciuto dei ‘Ricostruttori nella preghiera’, trova spunto da una frase del messaggio che Papa Francesco rivolse alle ‘Minime’ in occasione dell’apertura del loro anno giubilare. ‘Tutta la vostra vita – scrisse Francesco - è chiamata a diventare preghiera’. Fondato proprio al Poggio nei primi anni del Novecento, l’Istituto delle ‘Minime del Sacro Cuore’ è oggi presente in Egitto, Brasile, Sri Lanka e Betlemme.