LAURA NATOLI
Cronaca

Via il Prefetto: "Lascio Prato, non me l’aspettavo". Ecco la sostituta

Il prefetto Rosalba Scialla trasferita a Pavia. "Così ha deciso il Ministero, qui un pezzo di cuore"

Rosalba Scialla (foto Attalmi)

Prato, 9 aprile 2020 - «Sinceramente non me lo aspettavo. Mi dispiace lasciare il territorio proprio in questo momento così delicato. Ma così è stato deciso dal Ministero". E’ arrivato come un fulmine a ciel sereno il trasferimento del prefetto Rosalba Scialla disposto dal consiglio dei ministri lunedì sera su proposta dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Rosalba Scialla andrà a ricoprire la carica di prefetto a Pavia. A Prato arriverà fra una settimana Lucia Volpe. E’ la quinta donna consecutiva che ricopre in provincia il ruolo di prefetto dopo Eleonora Maffei, Maria Guia Federico, Maria Laura Simonetti e la Scialla. Si tratta del suo primo incarico da prefetto (l'ultimo ruolo è stato quello di rappresentante del Governo per la Sardegna).

"Il trasferimento è immediato – spiega il prefetto – Me ne vado già da oggi. Non avevo chiesto di essere spostata di sede, ma si tratta alla fine di un normale avvicendamento. Sono qui da tre anni e mezzo, era prevedibile". Prefetto, le dispiace lasciare Prato? "Certamente, qui sono stata bene. C’è sempre stata tanta collaborazione con le istituzioni, con le forze dell’ordine, come si trova raramente". Quindi non si aspettava questo trasferimento... "No, è arrivato all’improvviso. Me ne vado subito, così è stato disposto dal ministero". Lascia la città nel momento del maggiore bisogno, con l’emergenza sanitaria in corso. "Infatti era il momento in cui c’era più necessità di azione, ma chi verrà sarà in grado di gestire la situazione". Lei va a Pavia, in Lombardia, nel bel mezzo dell’epidemia. "Quel territorio non è messo bene. Ci sarà bisogno di agire subito. Sarà una sfida nuova. Conosco bene la Lombardia. Sono stata viceprefetto a Milano. E’ una realtà complessa, specialmente ora". Si è svolto il comitato per l’ordine e la sicurezza, l’ultimo da lei presieduto: sono state prese decisioni per i prossimi giorni? "Sì, con le forze dell’ordine abbiamo parlato dei controlli che saranno intensificati nel fine settimana di Pasqua con più pattuglie in strada. Poi ci saranno i controlli delle persone sottoposte a quarantena". Come farete a controllarle? "Agenti della municipale, ma anche il personale Asl, andranno a suonare i campanelli per verificare che le persone in quarantena siano effettivamente in casa. Il momento è delicato, bisogna che tutti continuino a rispettare le prescrizioni". Nella sua esperienza a Prato ci sono state anche momenti di tensione. Che giudizio ne dà? "Fanno parte della normalità anche quelli. Prato è una città che mi resterà nel cuore, soprattutto il rapporto con le persone: i sindaci, le forze dell’ordine, ma anche il vescovo. Sarà difficile ritrovare una collaborazione simile". © RIPRODUZIONE RISERVATA