Corteo Forza Nuova, quei volantini sotto inchiesta. "E’ apologia di fascismo"

La Procura cerca gli autori. Presto gli indagati

Il corteo di Forza Nuova lo scorso marzo a Prato (foto Attalmi)

Il corteo di Forza Nuova lo scorso marzo a Prato (foto Attalmi)

Prato, 24 marzo 2019 - Non più un fascicolo contro ignoti e con un’ipotesi di reato astratta, ma un fascicolo contro "noti". La Procura indaga per apologia del fascismo in riferimento alla manifestazione di Forza Nuova in piazza del Mercato Nuovo. Il procuratore Giuseppe Nicolosi ha ricevuto l’informativa della Digos che in questi giorni ha raccolto materiale sulla propaganda usata per promuovere la manifestazione (poi diventata un presidio fisso a poche ore dall’iniziativa). Sembra quindi profilarsi il reato di apologia del fascismo. Adesso si tratta di capire chi abbia fatto «propaganda», chi abbia con «dolo apologetico» esaltato l’iniziativa con volantini e scritte che inneggiavano al fascismo. Nel mirino della Digos sono finiti i volantini con la scritta «100», ossia il riferimento ai cento anni dalla nascita dei fasci di combattimento italiani.

LA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA DELLE CARCERI - VIDEO

La manifestazione di Forza Nuova cadeva infatti proprio nel giorno del centenario, anche se il partito di estrema destra ha sempre dichiarato di volere solo protestare contro le politiche sull’immigrazione. Per loro non c’era nessun riferimento al fascismo. Motivo che ha spinto il questore Alessio Cesareo e il prefetto Rosalba Scialla a dare l’ok alla manifestazione, anche se mille polemiche. La procura dovrà analizzare le posizioni di chiunque abbia diffuso i volantini, tramite social e non solo, e il modo in cui lo ha fatto. «Dobbiamo valutare i profili di riferibilità delle pubblicazioni e della diffusione», ha spiegato il procuratore Giuseppe Nicolosi. Presto potrebbero arrivare i nomi degli indagati. Un lavoro che potrebbe richiedere parecchio tempo, ma che dovrà rintracciare chi ha ideato il volantino e con che finalità lo ha fatto.

Nessuna novità, invece, sull’altro fascicolo, quello per le svastiche e le scritte fasciste ritrovate alla sede dell’Anpi in piazza San Marco e in quella del Pd pochi giorni prima della manifestazione di Forza Nuova. La procura ha aperto un secondo fascicolo per danneggiamento, ma al momento sembra impossibile risalire all’identità dei vandali. Non ci sarebbero infatti telecamere puntate sulla sede del museo della deportazione. Nella piazza ci sono alcune telecamere, ma nessuna è indirizzata nella direzione dell’Anpi. Le immagini dei quella notte sono già state passate al setaccio senza, però, ottenere grandi risultati. 

L.N.