Pieri e Mazzetti: "Santo Stefano, l’emblema dei disastri del Pd"

"Ospedale inadeguato, si sa da sempre. Nuova palazzina: altro che regalo, un rimedio doveroso a un grande errore"

"La storia del nuovo ospedale di Prato è emblematica di come la sinistra in Toscana tenda sempre a pensare di aver ragione, anche se i fatti dimostrano ampiamente il contrario. Dimostra anche quanto le sue narrazioni siano distanti dalla realtà. Evidenzia la sua scarsa capacità di guardare i bisogni delle persone e in base a questi mettere in pratica progetti e azioni in grado di soddisfarli". La deputata uscente di Forza Italia Erica Mazzetti e la coordinatrice regionale di Azzurro Donna Rita Pieri commentano così la notizia, da anni attesa, della gara d’appalto per la nuova palazzina che si spera entro il 2026 doterà il Santo Stefano di 112 posti letto in più. "Ero in consiglio comunale quando il progetto è stato presentato nel 2005 – ricorda Pieri – e ricordo quante battaglie, supportate anche dall’Ordine dei medici, per scongiurare la costruzione di un ospedale che nasceva evidentemente piccolo. Ero in giunta quando il sindaco Cenni si impegnò in tutti i modi per cambiare le cose, a cominciare dai 43 milioni di euro che il Comune, secondo l’accordo del 2005, avrebbe dovuto riconoscere alla Asl in cambio della cessione del Misercordia e Dolce. E non dimentico di quando l’allora governatore Enrico Rossi dette dei trogloditi ai pratesi che come noi continuavano a dire che il nuovo ospedale sarebbe stato piccolo. Non dimentico, non dobbiamo dimenticare. Biffoni dice che la gara d’appalto per la palazzina è un regalo alla città: non sono d’accordo – conclude Pieri –, è un rimedio necessario, tardivo e dovuto a un grande errore compiuto, sulla pelle dei cittadini".

Anche Mazzetti non usa giri di parole. "Il Santo Stefano è un emblema dei disastri compiuti dal Pd nella sanità – dice –. I disagi che anche in questi giorni tanti pratesi sono costretti a subire sono enormi, con il pronto soccorso in tilt, le attese infinite per un posto letto, la fiducia che viene meno nella sanità pubblica, nonostante il grande impegno di medici e infermieri. La coperta del resto è talmente corta che i miracoli sono impossibili. Era ovvio che il nuovo ospedale non sarebbe bastato, sono evidenti i ritardi nell’organizzazione dei servizi sul territorio. Certo il covid ha complicato le cose, ma non può essere un’attenuante per una classe dirigente della sinistra che si è dimostrata miope e arrogante, e che continua a non fare autocritica. Una cosa è certa – conclude – le scelte sbagliate del Pd ricadono sui cittadini pratesi".