
Carabinieri in una foto di repertorio
Prato, 15 luglio 2021 - Ha impugnato il mattarello non per punire il figlio accusato dai carabinieri di ricettazione, ma al contrario per assalire i rappresentanti delle forze dell’ordine e farli uscire dalla sua casa. Così la perquisizione condotta dai militari dell’Arma di Carmignano in un’abitazione di Prato, si è conclusa con l’arresto di un quarantenne, italiano e residente in città, e anche con la denuncia della madre di quest’ultimo, una donna di 57 anni, accusata di resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti si sono svolti all’interno della dell’uomo, sul quale gravano diversi altri precedenti giudiziari. In particolare il quarantenne, dovendo subire una perquisizione domiciliare nell’ambito di un procedimento penale di ricettazione, ha pensato bene di aggredire i militari.
Ma mentre questi cercavano di immobilizzarlo, è arrivata in suo aiuto la mamma. Che ha spalleggiato il figlio impugnando un mattarello, usato come arma per colpire i militari che sono dovuti intervenire anche nei suoi confronti per renderla inoffensiva.
L’uomo è stato comunque arrestato e sarà sottoposto a giudizio per direttissima davanti al giudice del tribunale di Prato. E’ andata male anche ad un marocchino, accusato di spaccio di droga e furto di corrente elettrica. A scoprirlo sono stati i carabinieri del Radiomobile nel corso di un servizio di controllo alle strutture abbandonate, che spesso finiscono per diventare covi per persone dedite a traffici illeciti.
Lo straniero, un marocchino di 44 anni, è stato sorpreso mentre soggiornava abusivamente in un casolare disabitato in località Spazzavento, a Carmignano. Qui i militari dell’Arma hanno scovato l’uomo, pregiudicato, che non solo aveva deciso di trasformare quel posto in sua dimora, ma lo aveva reso ancora più comodo e confortevole allacciandosi abusivamente sia alla rete elettrica che a quella idrica.
I carabinieri hanno proseguito nella perquisizione del casolare e nel corso del controllo sono saltati fuori quasi trenta grammi di hashish. Non poco distante i carabinieri hanno rinvenuto anche l’attrezzatura necessaria al confezionamento della droga in dosi. Così per l’uomo sono scattate le manette con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.