REDAZIONE PRATO

Pestaggio la notte di Halloween L’aggressore resta in libertà Per lui solo l’obbligo di dimora

Il trentenne pratese aveva colpito la vittima con due calci al volto procurandogli gravi lesioni. La Procura aveva chiesto il carcere contestando il reato di sfregio. Dopo sei mesi la misura cautelare. .

Pestaggio la notte di Halloween L’aggressore resta in libertà Per lui solo l’obbligo di dimora

Solo l’obbligo di dimora con divieto di uscire la sera. A fronte di cosa? Di un pestaggio violentissimo che ha devastato il volto di un giovane di 27 anni (ha avuto più di 40 giorni di prognosi per le mascelle e il naso rotti, i denti staccati). E’ quanto ha deciso il giudice Marco Malerba che, a sei mesi di distanza dal fatto, ha emesso la misura cautelare nei confronti di un trentenne pratese che la sera di Halloween, nell’ottobre scorso, ha aggredito e picchiato un coetaneo nel piazzale Ebensee dopo una serata trascorsa al locale "Loft" di via Genova. Le terribili immagini di quel pestaggio furono riprese con i telefonini dagli altri avventori del locale notturno e fecero subito il giro del web.

La Procura – le indagini sono state seguite dai carabinieri – ha identificato le quattro persone che hanno picchiato il ventisettenne. In particolare, uno (persona nota nella Prato "bene") che ha sferrato i due calci nel volto della vittima quando questa era a terra stordito dai cazzotti procurandogli lesioni gravissime. Il pm Laura Canovai aveva chiesto il carcere per l’uomo anche in virtù del fatto che ha già alle spalle una condanna per stalking. Non solo: viste le gravi condizioni in cui era ridotta la vittima il pm aveva contestato il reato di "sfregio" (il reato introdotto con il "codice rosso" e pensato soprattutto in difesa delle donne che prevede pene severissime, da 8 a 14 anni), riqualificato in lesioni gravi dal giudice che ha dovuto decidere sulla misura cautelare.

Il provvedimento restrittivo arriva a quasi sei mesi dal fatto e dopo la querela sporta dalla vittima che in questi mesi ha dovuto subire diversi interventi chirurgici per rimettere a posto le mascelle, il naso e i denti.

I carabinieri riuscirono a risalire all’identità degli aggressori – in tutto quattro – dopo un paio di mesi. La misura cautelare è stata chiesta solo per il trentenne che ha sferrato i due calci nel viso alla vittima. Gli altri tre sono stati denunciati.

Determinante per gli investigatori sono state le immagini estrapolate dal video amatoriale diventato poi virale sui social nei giorni seguenti la rissa. Nel video si vedeva la feroce violenza con cui uno dei trentenni colpiva la vittima oramai in terra con due calci al volto. Si sente anche una voce di qualcuno che grida: "E’ morto". Il ventisettenne infatti rimase a terra a causa dei colpi ricevuti soprattutto alla testa e al volto. Grazie alle immagini, i carabinieri sono riusciti a identificare con certezza tre dei quattro aggressori. Il quarto è stato poi rintracciato grazie alle testimonianze di alcuni giovani che hanno assistito alla rissa.

Il movente? Davvero sciocco. Secondo quanto riferito dai testimoni infatti, la tensione fra i trentenni sarebbe partita da uno scontro verbale avvenuto fuori dal locale poi sfociato in rissa nel piazzale Ebensee.

Quella che doveva essere una serata goliardica si è così trasformata in una tragedia priva di senso e legata anche a un "eccesso" di "alterazione alcoolica", come spiegarono i militari dell’Arma. Sarebbe stata infatti l’alterazione alcolica a scatenare quella violenza che avrebbe potuto avere esiti ben peggiori per la vittima. Il litigio è da ricondurre a "futili motivi", una discussione scoppiata all’interno del locale fra i quattro aggressori e la vittima, tutti evidentemente ubriachi.

Laura Natoli