Per piazzetta Lippi ognuno ha la sua idea "Siamo un avamposto contro il degrado"

Partito il percorso partecipativo che coinvolge residenti e commercianti. L’obiettivo è riqualificarla. Ma le posizioni sono diverse

Le visioni di partenza sono opposte: da un lato i residenti che chiedono di ridurre il transito dei bus e delle auto e di semplificare la sosta notturna, dall’altro le esigenze dei commercianti per i quali il passaggio di mezzi pubblici e privati non si tocca e che vorrebbero vedere vissuto il mercatino anche di sera, allontanando così spacciatori, malviventi e cattive frequentazioni. Nel mezzo c’è l’amministrazione comunale a cui spetterà il compito di trovare un punto di equilibrio fra le parti. E’ la situazione di partenza nel progetto di riqualificazione di piazza Lippi, sul quale il Comune ha già in bilancio i fondi per la progettazione e nel 2023 inserirà quelli per l’effettuazione dei lavori. Ieri si è tenuto un momento di ascolto nella piazza, organizzato da SocioLab, a cui hanno partecipato sia commercianti che residenti. Le lamentele sono molteplici, alcune in contrasto fra loro: ad accomunarle la richiesta di un cambiamento nella fruizione della piazza, restituendole centralità nei percorsi in centro storico. "Anni fa il Comune mi costrinse ad abbandonare piazza del Pesce per trasferirmi qui", racconta Ottavio Bucci del mercatino di abbigliamento e calzature. "Un posto dove siamo rimasti negli anni solo io e l’ortofrutta e dove è diventato impossibile lavorare. Se in piazzetta del Pesce facevo 100, qui incasso 30. Purtroppo i servizi dal centro sono stati tolti progressivamente e non c’è più un reale motivo per passare da piazza Lippi". A chiedere nuovi servizi in questa porzione di centro storico è anche Riccardo Taiti dell’ortofrutta: "Qui un tempo c’era un presidio di analisi mediche. Ora ci sono solo degrado, spaccio, i vetri sporchi del mercatino. Bisogna incentivare la presenza delle persone perbene per allontanare le frequentazioni indesiderate. Bisogna continuare sulla strada dell’apertura di scuole, uffici comunali e studi privati". Taiti ha le idee chiare anche sulla mobilità: "Gli autobus non si toccano. Se levano la fermata, tanto vale fare festa. Piuttosto vanno sistemati i parcheggi che sono diventati troppo selvaggi. E bisogna trovare una soluzione dal pomeriggio in poi: il mercatino non può diventare preda di venditori abusivi e trasformarsi in un dormitorio a cielo aperto di notte".

Domenico Salerno della Mia Macelleria chiede di riaprire il parcheggio San Giorgio. "Sarebbe un polmone di sfogo fondamentale per la sosta. Non capisco perché non si faccia una convenzione con Consiag Servizi. Noi siamo un avamposto contro il degrado e senza servizi finisce che ci fanno chiudere. Il centro non può puntare solo sulla ristorazione, bisogna dare modo di sopravvivere anche alle attività". Al netto delle polemiche l’assessore Squittieri prova a individuare i lati positivi del confronto: "Intanto qui ci sono tante persone che hanno a cuore la piazza. Gli autobus di sicuro non si toccano. Bisogna risolvere il problema della sosta selvaggia, e poi capire quali attività individuare per creare movimento anche dal pomeriggio in poi in piazza".

Stefano De Biase