
I due dipendenti licenziati sono stati reintegrati e lo stato di agitazione ritirato. Quanto stabilito la settimana scorsa durante il vertice regionale tra soci pubblici, cda e sindacati è stato messo nero su bianco davanti al prefetto dove ieri si è svolta una riunione per ratificare quanto stabilito. Oggi consiglio straordinario del cda per definire i dettagli del reintegro dei due dipendenti. "Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, è stato fatto ciò che era giusto - commentano Alessio Bettini della Fp Cgil e Patrizia Pini della Fp Uil -. Bene l’interessamento delle istituzioni, adesso attendiamo un nuovo incontro per riaprire le relazioni sindacali e discutere del futuro del museo".
E c’è un’altra buona notizia: domenica, giornata di ingresso libero, i visitatori sono stati oltre 500. E come non succedeva dalla riapertura del 2016 si è tonati a vedere la coda all’ingresso del Centro per l’arte contemporanea. A fare da calamita sarà stato l’ingresso libero oppure sarà stato il dibattito che da giorni tiene banco sulle sorti del museo di viale della Repubblica, poco importa, quello che conta adesso è il risultato. E gli ultimi due ottenuti hanno il pregio di strappare un sorriso dopo tanti giorni di malumore. Mentre i visitatori in un giorno sono stati mezzo migliaio e i lavoratori potranno tornare al loro posto, ecco che in Regione si scatena una nuova polemica, poi rientrata nel corso del pomeriggio di ieri. "Ho preso atto con disappunto che alla convocazione in commissione Controllo regionale dei vertici del Pecci, affinché riferissero sul terremoto che sta coinvolgendo il museo nei confronti del presidente, Lorenzo Bini Smaghi, del direttore, Stefano Collicelli Cagol e della Responsabile dei beni istituzionali ed attività culturali della Regione, Elena Pianea, si sia presentata solo quest’ultima, peraltro correttamente evidenziando i limiti delle sue competenze riguardo i tanti temi in discussione, ma di fatto costringendo la commissione a concludersi velocemente", commenta Massimiliano Baldini, responsabile Cultura della Lega per la Toscana. Una mancanza alla quale sarà posto rimedio il 9 ottobre. Alessandro Capecchi, presidente della commissione Controllo regionale ha convocato una nuova audizione. La responsabile della direzione Beni, istituzioni, attività culturali Elena Pianea ha fatto un resoconto dettagliato sugli ultimi anni di gestione del Pecci: "Il contributo ordinario della giunta è stato pari a 600mila euro nel 2021, 650mila per il 2022 e che per il 2023 oltre ai 650mila è previsto un contributo aggiuntivo di 100mila euro: 250mila sono stati già anticipati con la prima variazione di bilancio. Essendo un museo di rilevanza regionale sono previsti ulteriori finanziamenti di 35mila euro per il 2021, 31mila per il 2022 mentre per il 2023 sono in corso le verifiche".
Sulla richiesta di una valutazione della situazione economico finanziaria della Fondazione fatta dal presidente Capecchi, la direttrice Pianea ha detto "che gli scopi statutari non sono mai venuti meno e che si tratta di una struttura solida e competente con personale articolato e qualificato. La crisi del bilancio – ha aggiunto – è determinata molto dall’aumento dei costi dell’energia". Infine Pianea che non è entrata nel merito sui contenziosi e sulla gestione delle spese della ex direttrice del Pecci Cristiana Perrella, ha spiegato che "nel nuovo consiglio d’amministrazione la nomina di un posto spetterà alla Regione come socio sostenitore della Fondazione".
Silvia Bini