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Palazzo delle Professioni "La città lo deve vivere"

Il nuovo presidente Marco Dominici: "Vogliamo che diventi un luogo dei pratesi. Rifaremo sicuramente l’open day di dicembre. Ordini e Consigli, più servizi".

Palazzo delle Professioni "La città lo deve vivere"

Ha raccolto da poco il testimone da Filippo Ravone (in carica dal 2020) come presidente del Palazzo delle Professioni. Per Marco Dominici, classe 1970, diplomato al Buzzi nel 1989 e presidente dell’Ordine dei periti industriali, adesso è tempo di parlare di programma di mandato. "Il mio primo obiettivo è quello di proseguire il lavoro già impostato dal mio predecessore. Sicuramente organizzeremo la Giornata delle professioni all’inizio di dicembre, un open day aperto a tutti, finalizzato alla conoscenza del palazzo e degli Ordini e Collegi che hanno la sede. Inoltre vorrei incrementare le attività di servizio ai professionisti. Mi pongo sempre la domanda di cosa fare per creare valore aggiunto".

Sfide ambiziose attendono Dominici e la sua squadra. "Gli obiettivi futuri sono in parte figli di quello che è successo durante la pandemia. Quando la struttura del Palazzo ha iniziato a funzionare, ormai tredici anni fa, le attività di formazione professionale erano tutte in presenza e poter usufruire di due grandi sale per eventi, convegni e conferenze permetteva agli iscritti degli Ordini e dei Collegi di avere un punto di riferimento garantito. Poi è arrivata la pandemia e la tecnologia ha consentito di imparare a fare tutto da remoto. Oggi questa modalità è diventata consuetudine, ma ogni professionista sa bene che per essere aggiornati occorrono studio e approfondimento, aspetti qualitativi che la formazione in presenza può garantire. In questo senso l’organizzazione e lo sviluppo di eventi formativi, approfondimenti tecnici e momenti di confronto intra-professionali saranno i capisaldi del nuovo panorama formativo che il Palazzo si propone di offrire. Ritengo infine sia necessario aprirsi a tutti, ancora con più forza. Ogni cittadino deve sapere che la pluralità del Palazzo è un valore aggiunto davvero speciale, a disposizione di tutta la comunità".

E proprio questo, più che un traguardo prefissato, rappresenta un sogno per Dominici: "Bisogna impegnarsi perché il Palazzo delle Professioni diventi un autentico punto di riferimento della città, non solo per i professionisti pratesi e per i loro clienti, ma anche per i cittadini. Lo devono vivere come un luogo comune". Palazzo che per il momento rappresenta la casa comune degli oltre 5 mila professionisti che sono attivi sul territorio: "Le problematiche maggiori? Ordini e Collegi sono soggetti pubblici e in quanto tali sono obbligati a una infinita serie di adempimenti. Sarebbe bello, pratico ed economico, riunire le segreterie, ma al momento non è possibile perché abbiamo metodologie e regolamenti diversi fra i vari Ordini. D’altra parte determinate impostazioni derivano dalle leggi dello Stato, recepite dai consigli nazionali che le trasmettono ai singoli territori. In definitiva, possiamo dire che abbiamo problemi simili ma non accorpabili. Tutto questo però spesso è in parte superato grazie allo scambio di informazioni che quotidianamente avviene fra il personale delle otto segreterie".

Francesco Bocchini