Otto nuove telecamere anti furti. Più sicurezza nelle frazioni a rischio

I dispositivi di videosorveglianza installati nelle zone di Sofignano, Schignano, Migliana e Sant’Ippolito

Otto nuove telecamere anti furti. Più sicurezza nelle frazioni a rischio

Otto nuove telecamere anti furti. Più sicurezza nelle frazioni a rischio

VALBISENZIO

Hanno fatto la prima comparsa le telecamere di videosorveglianza del progetto "Borgo sicuro", redatto e presentato dalla polizia municipale valbisentina e dall’Unione dei Comuni per rendere più sicuro il territorio. Una delle prime telecamere è stata posizionata in via di Moschignano e i passanti si sono subito interrogati sulla funzione dello strumento: non è finalizzato alla misurazione della velocità delle automobili, come molti hanno creduto, bensì a creare una sorta di circuito chiuso attorno ad alcune frazioni, identificate fra le più problematiche per il rischio furti. Le frazioni i cui accessi saranno controllati dalle videocamere sono: l’area ampia attorno a Sofignano, con una postazione in via di Moschignano e una all’altezza di villa San Guadenzio; Schignano, con una telecamera a Il Vado e una su via Nuova per Schignano (l’altro accesso, a La Collina, è già monitorato da una telecamera collocata nella prima trance del progetto, partito nel 2019); Migliana, con due postazioni ad inizio e alla fine del tratto di via di Cantagallo che entra in paese; Sant’Ippolito, anche qui con due posizionamenti agli accessi del borgo.

Il progetto, finanziato da un bando ministeriale, rappresenta il potenziamento della prima trance di telecamere poste 5 anni fa agli accessi dell’intera Valbisenzio, 19 in tutto. Con le nuove telecamere il sistema va a comporsi di 27 strumenti, le cui riprese saranno visionate direttamente dalla polizia municipale e messe a disposizione delle altre forze dell’ordine in caso di necessità o di indagine.

"Con questo sviluppo – si legge nel testo che accompagna il progetto - della videosorveglianza ci si pone l’obiettivo di cingere queste frazioni con un sistema di rilevazione delle targhe che nella lotta contro i reati predatori dimostra maggior efficacia nella ricerca dei responsabili; laddove la rete trasmissione dati lo consenta, le postazioni sono implementate da telecamere di contesto".

I punti più sensibili in termini di reati predatori sono stati comunicati dalle stazioni locali dei carabinieri e sono appunto le frazioni di Sofignano/Le Fornaci, Schignano, Sant’Ippolito e Migliana. Ed è proprio nella videosorveglianza di queste località, peraltro facilitata dal fatto che l’accesso alle stesse si limita a 2 punti (solo la frazione Schignano ne conta 3 ma essendo di confine con il Comune di Prato un accesso è già coperto). In corso, poi, altre installazioni nei Comuni di Vernio e di Vaiano, che a loro volta hanno partecipato ad un bando, regionale.

Claudia Iozzelli