"Ospedale piccolo e palazzina, colpe chiare"

Ampliamento del Santo Stefano a rischio, centrodestra all’attacco: "Ecco i risultati dei governi Pd. Troppi ritardi per la nuova ala"

Ora non si dica che è colpa di chi ha fatto ricorso. Il centrodestra va all’attacco di Regione e Pd sulla nuova palazzina dell’ospedale, che sembra più lontana dopo che la Nigro Costruzioni, seconda classificata nella gara d’appalto per costruirla, ha annunciato ricorso al Tar contro l’aggiudicazione dei lavori. Il capogruppo del Centrodestra Leonardo Soldi e Daniele Spada, leader della Lega in consiglio, definiscono i contorni dell’ennesimo ritardo e mettono nel mirino i dem che "negli ultimi dieci anni hanno avuto la maggioranza di ogni livello, Comune, Regione, governo centrale, con questi risultati", difendendo la legittima mossa della Nigro Costruzioni "che ha tutto il diritto di cercare di far valere i propri diritti e ricorrere". Soldi in particolare attacca anche la consigliera regionale Bugetti, un attacco con "vista" sulle amministrative. "A distanza di anni – sottolinea Soldi – ora dichiara che effettivamente quanto sostenuto dal centrodestra era una assoluta verità e che il nostro ospedale non risponde alle esigenze della popolazione". Dopo la question time sul caos al pronto soccorso delle consigliere Pd Guerrini, Faltoni e Bartolozzi, e di Sciumbata (lista Biffoni), Bugetti ha riconosciuto i problemi ricordando però anche i medici che la Regione starebbe per assumere. Ma se per la consigliera ora c’è "un’altra storia da raccontare", per Soldi è invece sempre la stessa: "E’ tardi per ricostruirsi una verginità politica. Quando il dibattito sul Santo Stefano viveva la sua massima attenzione Bugetti era sindaco di Cantagallo e non mi pare di ricordare un’opposizione netta ad un progetto che avrebbe solo creato gravi disagi. Se queste sue, tardive confessioni, rappresentano il tentativo di prepararsi il terreno per una candidatura alle amministrative di Prato, il centrodestra sarà pronto a ricordare ai cittadini chi sono i responsabili politici del deficit delle strutture sanitarie sul territorio. C’è anche lei".

E’ tardi, sottolinea il centrodestra. Il problema è tutto qui. Se entro giugno non partirà il cantiere la città rischia di perdere 10 milioni stanziati dal Cipe per la nuova palazzina. L’annuncio risale al 2016 (governo Renzi su pressing di Antonello Giacomelli), l’approvazione al 22 dicembre 2017 (annuncio dell’allora assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi). In quel periodo, con lo stanziamento sicuro ma per il quinquennio 2020-2025, si pensava di far partire il cantiere anticipando fondi Asl per avere la palazzina nell’autunno 2021 (quanto avrebbe fatto comodo in piena pandemia?). A gennaio 2022 però mancavano ancora i soldi del ministero della salute, 9 milioni necessari a realizzare l’opera, sbloccati a metà maggio (annuncio dell’assessore Bezzini). A luglio 2022, quando in teoria da un anno l’ospedale avrebbe dovuto avere i suoi 112 posti in più, è partita la gara d’appalto, affidata ad ottobre. Ora c’è il ricorso, non proprio una sorpresa in appalti di questo tipo e di questi importi (oltre 25 milioni). "Perché si è aspettato tanto nel disporre la gara di appalto?", chiede Spada. Peraltro senza avere un pronto soccorso adeguato e senza tutta la rete territoriale a supporto, che non è mai stata costruita. Affidarsi ora ai tempi dei giudici è un esercizio pericolosissimo. E il centrodestra già evoca, dopo "l’enorme responsabilità del Pd toscano per aver realizzato un ospedale assurdamente piccolo", un futuro sindaco "che non risponda alle logiche di potere interne ai dem".