REDAZIONE PRATO

Ospedale alluvionato: "Cassa di espansione. L’allaccio elettrico per ora è impossibile"

La sicurezza idraulica dell’area ospedaliera è affidata alla nuova vasca. E-Distribuzione ha fatto un sopralluogo ma ha le mani legate. "Alcune opere a carico del cliente non risultano del tutto completate" .

Ospedale alluvionato: "Cassa di espansione. L’allaccio elettrico per ora è impossibile"

I locali al piano meno 1 dell’ospedale non sono stati del tutto ripristinati, anche se sono stati liberati da acqua e fango e sono in corso i lavori di ripristino tramite ditte specializzate nel recupero di ambienti alluvionati. Il lavoro è lungo: test microbiologici, sanificazione, asciugatura degli ambienti e sostituzione dei pannelli di cartongesso. Ci vuole ancora del tempo perché i dipendenti possano rientrare in possesso dei loro spogliatoi nel sottosuolo finito allagato la notte del 2 novembre. Un altro servizio, come quello di sosta salme, al momento è stato spostato in una stanza adiacente al pronto soccorso, già usata per i deceduti nel dipartimento di emergenza urgenza. Intorno al 10 marzo l’Asl punta a ripristinare lo spazio di sosta salme e anche a consegnare gli spogliatoi ai dipendenti, un’operazione che avverrà a step. Per ultimi saranno lasciati i depositi e i magazzini: per completare l’intervento saranno necessari altri 4-5 mesi di tempo.

Con l’avvio dei lavori al ripristino del sottopasso di via Ciulli, torna sotto i riflettori lo stato dell’arte della cassa di espansione a tutela del rischio idraulico dell’ospedale: la prescrizione per la realizzazione risale al giugno 2020, con il permesso a costruire della palazzina da 100 posti rilasciato dal Comune. La cassa di espansione è composta da moduli collocati in varie zone: le vasche adiacenti su terreno dell’Asl, il manufatto di presa della cassa di espansione sul fosso Vella vicino a via Ciulli, sensori di rilevamento del grado di riempimento del Vella (in corrispondenza del sottopasso ferroviario), saracinesca elettromeccanica di regolazione del Vella sul torrente Iolo-Bardena. Ma solo il funzionamento simultaneo dei vari moduli porta al risultato voluto. Perché funzioni la saracinesca sullo Iolo-Bardena, come è stato rilevato dalla Regione nella risposta ad un’interrogazione del Movimento 5 Stelle, occorre l’allacciamento elettrico richiesto dal Comune di Prato. Allacciamento che si sta ancora aspettando.

Al riguardo E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, informa "di aver fatto sopralluogo propedeutico all’esecuzione dell’allacciamento, e di aver appurato che alcune opere a carico del cliente non risultavano completate". Secondo E-Distribuzione "a differenza di quanto comunicato per le vie ufficiali il 23 gennaio, con dichiarazione di fine lavori, mancano alcuni interventi: ad esempio il vano in muratura per alloggio contatore, la posa di tubazioni interrate per passaggio del cavo, alcuni permessi e autorizzazioni su proprietà privata e condominiale". Solo dopo questi passaggi, E-Distribuzione potrà effettuare la connessione alla rete. Nel frattempo la saracinesca senza allaccio elettrico non può funzionare e, di conseguenza, nemmeno la cassa di espansione può fare il suo ‘lavoro’.

Intanto Carmine Maioriello, consigliere comunale M5S, torna sull’argomento rischio alluvione per l’ospedale con un’interrogazione: vuole sapere "se, una volta in funzione, la cassa di espansione sarà sufficiente a garantire la sicurezza dell’ospedale da futuri fenomeni meteo di portata eccezionale e in che data è stato richiesto dal Comune l’allacciamento della corrente elettrica ad Enel".

Sara Bessi