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Ospedale alluvionato. Cassa di espansione in funzione da maggio. Siamo agli ultimi step

Arrivato l’armadietto per gli alloggiamenti dei sensori sulla Vella. Era necessario per effettuare l’allaccio elettrico. L’Asl: "Per il collaudo. occorre attendere il completamento dei lavori del Comune in via Ciulli".

Ospedale alluvionato. Cassa di espansione in funzione da maggio. Siamo agli ultimi step

Ancora qualche mese e la cassa di espansione dell’ospedale santo Stefano potrà essere collaudata e finalmente messa in funzione. Si può ipotizzare già una sorta di cronoprogramma strettamente connesso ai lavori per la riapertura del sottopasso di via Ciulli. E’ probabile, quindi, che la cassa di espansione, a protezione del presidio ospedaliero, possa essere collaudata ed essere definitivamente pronta per entrare in funzione con il mese di maggio. In questi giorni si è fatto un importante passo in avanti per far sì che l’allaccio elettrico risultato mancante e decisivo per attivare uno dei tre moduli dei quali è composta la vasca di espansione possa finalmente essere concesso da E-distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica.

E’ stato infatti completato in questi giorni il manufatto di regolazione del Vella sul torrente Iolo-Bardena. E-distribuzione, infatti, non aveva potuto procedere con l’allacciamento, come richiesto, in quanto mancava proprio l’ultimo intervento, l’installazione dell’armadietto per i quadri elettrici. Si tratta del penultimo tassello per arrivare al completamento della vasca di espansione a protezione dell’area ospedaliera. All’azienda sanitaria adesso tocca attendere il completamento degli interventi in via Ciulli "dove qui dovremo installare dei rilevatori che ci consentiranno di controllare il livello dell’acqua del Vella oltre ad un pannello fotovoltaico per garantirgli l’energia. Una volta messi a punto queste due strutture – spiega dall’ufficio tecnico dell’Asl Toscana Centro – si potrà eseguire il collaudo definitivo della cassa di espansione, ultimata ormai da tempo".

Ricordiamo che la prescrizione per la realizzazione della cassa di espansione a tutela dal rischio idraulico dell’ospedale Santo Stefano risale al giugno 2020, con il permesso a costruire della palazzina da 100 posti rilasciato dal Comune. La cassa di espansione è composta da moduli collocati in varie zone: le vasche adiacenti su terreno dell’Asl, il manufatto di presa della cassa di espansione sul fosso Vella vicino a via Ciulli, sensori di rilevamento del grado di riempimento del Vella (in corrispondenza del sottopasso ferroviario), saracinesca elettromeccanica di regolazione del Vella sul torrente Iolo-Bardena. Solo il funzionamento simultaneo dei vari moduli porta al risultato voluto. Perché funzioni la saracinesca sullo Iolo-Bardena, come è stato rilevato dalla Regione nella risposta ad un’interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle, occorre l’allacciamento elettrico. Con l’arrivo dell’armadietto per i quadri elettrici un altro step importante è stato fatto.

Sara Bessi