REDAZIONE PRATO

Opere di Klein e Pistoletto Il dono di Palli al Pretorio

Il collezionista regala alla città "La Victoire de Samothrace" e "Venere Maria". Già esposte al museo con la mostra Syncronicity. Per loro spazio al terzo piano

Lo stretto legame che unisce la città a Palazzo Pretorio, con il suo straordinario patrimonio di arte, storia e cultura, si rafforza con l’arrivo di due nuove opere donate al Museo dal collezionista pratese Carlo Palli. Alla collezione permanente di capolavori costruita nei secoli, andranno prossimamente ad aggiungersi la "Venere Maria - Nudo color seppia" serigrafia realizzata da Michelangelo Pistoletto nel 1974 e "Victoire de Samothrace", scultura del 1962 di Yves Klein. Le due donazioni dovrebbero entrare a far parte del percorso museale, dopo che il consiglio comunale si sarà espresso in merito. Al parere già positivo della giunta manca infatti quello definitivo del consiglio comunale che discuterà la donazione giovedì 11 febbraio. Si tratterebbe per le due opere di un gradito ritorno al Museo, questa volta in maniera definitiva. Entrambe furono infatti protagoniste della temporanea "Syncronicity. Contemporanei, da Lippi a Warhol", proposta nel 2015. Il curatore Stefano Pezzato accostò quest’opera a capolavori quali la "Venere d’Urbino" di Tiziano, la Maya desnuda di Goya, "Olympia" di Manet. "Pezzato suggerì che se i secoli passati avevano avuto la loro Venere, il Novecento aveva quella di Pistoletto – dice Carlo Palli – Credo che meriti di essere ammirata dal pubblico e per questo ho voluto donarla al Museo della città, per condividerne la bellezza". La serigrafia rappresenta la moglie Maria Pioppi ed è una delle opere più amate da Pistoletto, artista protagonista dell’arte mondiale. La scultura di Yves Klein, caratterizzata dal tipico colore blu, riproduce una delle più grandi icone dell’arte: la "Nike" di Samotracia conservata al Louvre, chiaramente non è una rappresentazione fedele ma una elaborazione personale. Durante i pochi anni di attività, morirà a soli 34 anni, Klein attribuì un ruolo particolare al blu, arrivando a brevettare l’IKB, l’International Klein Blue, pigmento iconico che sarà possibile ritrovare prossimamente anche a Prato. "Ringrazio Carlo Palli per la sua generosità a nome di tutta la città – commenta l’assessore alla cultura Simone Mangani - Queste opere sono un altro tassello che va ad arricchire il Museo. Ci auguriamo che il consiglio comunale dia il suo assenso alla donazione". In attesa che le due opere amplino il corposo patrimonio artistico di Palazzo Pretorio, affiancando al terzo piano le sculture di Jacques Lipchitz e Lorenzo Bartolini e i dipinti di Ottocento e Novecento, il Museo è aperto e visitabile con ingresso gratuito fino al 15 febbraio, nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì dalle 10.30 alle 18.30, il venerdì dalle 10.30 alle 19.30 e infine anche il martedì dalle 14.30 alle 18.30.

F. T.