Prato, tiroide asportata senza cicatrici: la rivoluzionaria tecnica

L'intervento all'ospedale Santo Stefano su una paziente di 37 anni

Sala operatoria (foto d'archivio)

Sala operatoria (foto d'archivio)

Prato, 4 aprile 2018 - L'asportazione della tiroide da oggi è senza cicatrice. Senza alcun segno permanente dell'intervento. E' una nuova tecnica chirurgica applicata all'ospedale Santo Stefano di Prato, uno dei primi centri italiani nei quali si pratica questo tipo di intervento innovativo. Nei giorni scorsi una paziente di trentasette anni è stata sottoposta a tiroidectomia transorale e dopo solo pochi giorni ed un decorso post operatorio senza alcuna complicanza è stata dimessa.

E' quanto si legge in una nota, nella uqle si aggiunge che l'intervento e' stato eseguito da Francesco Feroci e Chiara Genzano di chirurgia generale, da Antonio Sarno e Alvaro Petrucci di otorinolaringoiatria in collaborazione con l'e'quipe di anestesia del Santo Stefano, diretta da Guglielmo Consales, dal personale infermieristico di sala operatoria e del reparto di degenza.

Si chiama Toetva, acronimo inglese di "tiroidectomia endoscopica transorale con approccio vestibolare" la tecnica utilizzata e ideata in Thailandia e poi validata da un gruppo di studio internazionale. La tiroide viene raggiunta senza incidere la cute, attraverso l'intervento di sottili strumenti endoscopici si crea un accesso all'interno della bocca nella zona dove il labbro inferiore si congiunge con la gengiva.

Viene poi eseguita una piccola incisione per inserire un sottile endoscopio passando sotto la pelle del mento e del collo. Gli strumenti chirurgici miniaturizzati guidati da una telecamera permettono di raggiungere la tiroide e preservare il nervo laringeo che innerva le corde vocali e le paratiroidi che regolano la concentrazione di calcio nel sangue.