
Una scena di Odissea Minore, la pièce racconta il viaggio sulla rotta balcanica dell’immigrazione degli artisti Di Chio e Fieno, dai giornalisti Elia e Fasciani
Debutta stasera in prima assoluta al Teatro Fabbricone "Odissea minore. Per un’educazione della frontiera", uno spettacolo nato da un viaggio lungo la rotta balcanica dell’immigrazione intrapreso dagli artisti Nicola Di Chio, Miriam Selima Fieno, il giornalista Christian Elia e la documentarista Cecilia Fasciani, in cartellone fino a domenica (recite nei feriali alle 20.45, sabato alle 19.30, domenica alle 16.30). Prodotto dal Teatro Metastasio con il sostegno di IntercettAzioni - Centro di residenza artistica della Lombardia, Ipsia, PimOff, questo progetto multidimensionale unisce teatro, giornalismo narrativo e cinema documentario per raccontare la dura realtà delle frontiere europee, dove migliaia di bambine e bambini crescono in fuga con le loro famiglie. È un racconto aspro che rende conto dei corpi dei migranti, delle anime dei traumatizzati, delle coscienze degli indifferenti, del business degli imprenditori della paura e della frontiera. Un racconto che pone forte la domanda di quale sia il futuro di una generazione cresciuta in cammino, conoscendo solo la violenza dei confini e la ferocia delle logiche dei muri, e la domanda di quale Europa accoglierà questa generazione e i loro traumi, o le loro infinite risorse. Attorno allo spettacolo, questa sera alle 19 nel foyer del Fabbricone è previsto un incontro di approfondimento del ciclo Sorsi di Teatro a cura di Luisa Bosi. Biglietti da 15 a 20 euro sul sito del Metastasio
Sempre oggi c’è anche un appuntamento con la rassegna MetJazz: alle 18.30 alla Scuola di musica Verdi di via Santa Trinita è prevista la conferenza del direttore artistico del festival Stefano Zenni, dal titolo "Trenta anni di Metjazz: spiluccando tra aneddoti, ricordi e qualche ascolto". Sarà un’interessante chiacchierata che ripercorrerà la storia del festival pratese, cucendola con aneddoti, ascolti e filmati, e con il racconto di episodi, che vanno dalle gambe troppo lunghe di Randy Weston nella macchina di Tonino, alla logorrea sfinente di Cecil Taylor.