Occasione università. C’è voglia di espandersi ma servono posti letto: "Studentati col Pnrr"

Bando del ministero rivolto a enti pubblici e privati che hanno alloggi da destinare agli iscritti. L’immobile deve accogliere almeno 20 persone. Crupi (Monash): "Abbiamo tante richieste, ora servono più spazi".

Occasione università. C’è voglia di espandersi ma servono  posti letto: "Studentati col Pnrr"

Occasione università. C’è voglia di espandersi ma servono posti letto: "Studentati col Pnrr"

Oltre 2500 studenti all’anno con la prospettiva di aumentare numeri e giro d’affari. Un esercito di ragazzi che gravita in città grazie alla presenza di Pin, Monash University e New Haven. Numeri che potrebbero aumentare a condizione che aumentino anche i posti letto disponibili. Una delle grandi battaglie rimaste irrisolte in questi anni riguarda proprio l’assenza di uno studentato, perché una città che ha l’ambizione di diventare polo universitario - visti i numeri e il grado di soddisfazione registrato negli studenti stranieri -, non può non fare i conti con i posti a disposizione. "L’espansione della nostra università a Prato è uno degli obiettivi che ci siamo dati – conferma Cathy Crupi, direttore associato Monash University – ma serve una maggiore disponibilità di alloggi. Attualmente abbiamo circa 700 studenti l’anno che arrivano per i corsi, di più non è possibile per la mancanza di spazi".

L’assist che potrebbe dare la svolta al sistema universitario e rappresentare anche un’occasione per i privati che hanno immobili vuoti arriva dal ministero, che attraverso i fondi del Pnrr ha pubblicato un nuovo avviso per "l’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto in alloggi o residenze per studenti". La misura "punta ad affrontare la crescente richiesta di alloggi per gli studenti universitari e a migliorare l’accesso all’istruzione". Esattamente quello che serve alla città. Un’occasione da non perdere visto che al bando possono accedere sia i soggetti pubblici che i privati interessati alla realizzazione di nuove residenze universitarie. Gli immobili devono avere almeno 20 posti letto ciascuno e devono essere situati in prossimità delle sedi universitarie o essere ben collegati dai trasporti pubblici.

Il contributo del Pnrr concesso dal ministero è fissato a 19.966 euro per ciascun posto letto. Sul piatto ci sono inoltre contributi economici e agevolazioni per il pagamento delle imposte riservati a chi aderirà al bando. La richiesta di contributo deve essere trasmessa attraverso il servizio telematico messo a disposizione dal ministero dell’Università e della Ricerca, sul quale è pubblicato anche il bando con le informazioni dettagliate.

L’esigenza di posti letto, così come di una mensa, luoghi di aggregazione e servizi sportivi è emersa anche dal sondaggio che le tre università insieme al Comune hanno portato avanti in questi mesi coinvolgendo 120 studenti. "Oltre ai dati quantitativi – precisa Matteo Dutto, ricercatore Monash – abbiamo anche fatto indagini conoscitive a partire dal background di ciascuno. E così per gli studenti con origini asiatiche, il Macroloto zero è sinonimo di casa, a differenza di quelli occidentali che lo trovano meno accogliente. La biblioteca Lazzerini è molto utilizzata dagli italiani abituati a studiare in silenzio, viceversa gli stranieri non la frequentano proprio perché il divieto di parlare non favorisce la loro metodologia di studio". La ricerca sarà presentata giovedì alle 16 alla Monash University.

Silvia Bini