REDAZIONE PRATO

Nato il comitato Vaiano: obiettivo medico a bordo del 118

Il Comitato per la Sanità Pubblica e Territoriale di Vaiano lancia una mobilitazione per rivedere il modello di gestione della sanità, tornando a quello toscano, e garantire ai cittadini il diritto alla salute.

Nato il comitato Vaiano: obiettivo medico a bordo del 118

Prima uscita pubblica del "Comitato per la sanità pubblica e territoriale Vaiano 23 Maggio 2023", un gruppo di cittadini che ha preso il nome dalla data e dal luogo del consiglio comunale aperto sul 118, al termine del quale alcuni abitanti valbisentini decisero di riunirsi, non solo per le problematiche del 118 ma per tutti i ’guasti’ – come li chiama la portavoce Laura Brandi – del servizio sanitario. Il gruppo, formato per ora da una quindicina di persone, tra cui i volontari promotori della raccolta firme sul 118, con un comunicato uscito su Facebook risponde alla notizia della scorsa settimana sull’infermiere h12 anche nei giorni feriali e soprattutto alla soddisfazione dichiarata dal Comune. "Dopo l’annuncio della ’concessione’ dell’Asl – scrive ilComitato, che si dichiara apolitico – di un infermiere per 12 ore al giorno sul 118, i cittadini di Vaiano non sono affatto tranquilli. Le richieste della comunità non sono state soddisfatte, perché il diritto alla salute non può essere garantito per fasce orarie e con aggravio orario del personale esistente: l’obiettivo era e resta l’auto con medico a bordo h 24 7 giorni su 7".

E continuano, basandosi sull’esperienza dei casi che si sono verificati in Vallata negli ultimi mesi: "Si continua a insistere su una ’riforma’ sbagliata che mette in difficoltà tutto il sistema del soccorso nella valle del Bisenzio. In nome di un risparmio che si ottiene eliminando il medico a bordo, in realtà si aumentano i costi. Pensiamo a quante volte è dovuto intervenire il Pegaso! Per la conformazione del nostro territorio, il suo tempo di arrivo e di ripartenza è più lungo di quello di un’ambulanza, compresi i minuti occorrenti per pianificare il volo. Quanti medici a bordo del 118 potevano essere pagati con il costo di questo mezzo straordinario? Oggi prendiamo atto che il sistema di gestione della sanità è costruito su un modello di sviluppo malato, che aggrava gli squilibri fra le diverse aree territoriali, fa profitto sull’erosione di diritti fondamentali come quello della salute, si basa su una gestione in cui predominano le logiche aziendali: risparmio o taglio di posti di lavoro fanno però il successo dei supermanager. Siamo entrati in un loop autodistruttivo della sanità pubblica, a vantaggio della sanità privata. L’obiettivo della raccolta firme cui hanno aderito 2665 cittadini di Vaiano non è stato raggiunto. La situazione del 118 è la punta dell’iceberg di una sanità territoriale da rivedere nel suo complesso, se vogliamo tornare a quella gestione della sanità per cui il modello toscano si distingueva. La mobilitazione continua. Il Comitato chiamerà i cittadini a partecipare ad una serie di iniziative fin da settembre".

Claudia Iozzelli