Nasce a Prato un nuovo polo liberale, moderato ed europeista. Una fuga in avanti da parte dei referenti pratesi di Azione, Italia Viva, Partito Liberale Italiano, Radicali Prato e Più Europa, che, quasi a voler indicare una strada possibile da seguire ai rispettivi dirigenti nazionali, sono arrivati alla formalizzazione di un accordo e di un tavolo permanente di discussione e collaborazione. "Lo scenario nazionale ci impone la costruzione di un polo liberale e riformista e siamo convinti che questa iniziativa debba partire dalle migliaia di iscritti impegnati quotidianamente nei territori", spiegano Matteo Giusti dei Radicali Prato e Davide Mazzoni del Partito Liberale Prato. "A livello locale non c’è alcuna valida ragione per continuare divisi. Dopo decenni in cui ci siamo fatti notare più per la voglia di dibattere sui cinque punti che possono dividerci, è giunto il momento di concentrarci sui restanti mille che invece ci accomunano". Non è un caso che proprio Prato, città divisa ed eterogenea politicamente, sia la prima città italiana dove le forze liberali hanno risposto in maniera concreta all’iniziativa nazionale lanciata da Appello LIbDem, una rete di iscritti e amministratori che sta chiedendo a chi si riconosce in questi ideali di unire i propri percorsi. Costruire una terza via rispetto a destre e sinistre, per loro, sembra possibile. "Lasciamoci alle spalle personalismi, veti incrociati e antipatie e costruiamo un polo liberale, casa di tutti i riformisti, moderati ed europeisti", insistono Marco Ruggiero e Antonio Longo di Italia Viva. "Abbiamo istituito un tavolo locale permanente per alimentare un confronto continuo, innescare un dibattito sui temi che abbiamo a cuore e promuovere una condivisione sincera e leale di opinioni. Fra i principali obiettivi c’è la volontà di elaborare proposte concrete per migliorare il nostro territorio, cercando di decifrare le mille incognite per il nostro distretto e per i tanti esercenti che stanno affrontando questa pandemia". Il primo vero banco di prova di questo accordo potrebbero essere le elezioni amministrative di Carmignano. "Vogliamo rimettere al centro delle decisioni politiche merito e competenza", precisano Stefano Micheloni e Corrado Malacarne di Azione Prato. "Ci piacerebbe promuovere un confronto educato e civile con le forze politiche locali e le associazioni di categoria, affinché si possa voltare pagina e lasciare la politica becera dei ‘vaffa’ al passato". Ampliando gli orizzonti è abbastanza chiaro che l’intenzione del neonato polo liberale è quella di provare a diventare un importante ago della bilancia della scena politica locale, soprattutto in vista delle amministrative del 2024.
"Siamo convinti che la nostra proposta possa trovare il giusto spazio rimanendo equidistante dal Partito Democratico che cerca di costruire un’alleanza strutturale con il Movimento 5 Stelle e dalle forze sovraniste come Lega e Fratelli d’Italia", dice Jonathan Targetti, coordinatore di Più Europa Prato. "Ci auguriamo di poter instaurare un dibattito costruttivo coi riferimenti locali di Cambiamo e di Forza Italia, con i quali abbiamo molte più idee in comune e ci sono già rapporti più che cordiali. L’invito è aperto anche a chi è lontano dall’impegno politico o milita in altri partiti, ma non sente rappresentate le istanze liberali e liberiste".
Leonardo Montaleni