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Morto in moto a 21 anni. Una sbandata e il tragico scontro

Confermata la dinamica dell’incidente mortale di lunedì: nessun altro mezzo coinvolto sulla Barberinese

Andrea Clemente, 21 anni, in una foto del 2017 accanto alla sua vecchia moto Yamaha

Prato, 27 novembre 2019 - «Non ci credo ancora. Non posso credere a questa tragedia. E’ difficile da accettare. Dovevamo vederci, io e Andrea, ma non c’è stato tempo. E adesso non ce ne sarà più». Sara è una cara amica di Andrea Clemente, il ragazzo di 21 anni che lunedì sera ha perso la vita mentre stava viaggiando in sella alla sua moto, una Suzuki 600 sulla Sp8 Militare per Barberino a Calenzano. «Andrea si è sempre impegnato tanto, sia a scuola che al lavoro. Ed era sempre stato sorridente, pronto ad aiutare gli altri. Le sue grandi passioni? Le moto ed i giri in moto con gli amici con cui si ritrovava al Bar delle Croci di Calenzano per poi partire sulle strade del Mugello».

Proprio la moto su cui viaggiava lunedì pomeriggio, quando è rimasto coinvolto in un incidente che non gli ha dato scampo. Circa due ore prima dello schianto aveva postato su Instagram un breve video girato a Le Croci di Calenzano in cui inquadrava la sua moto e quella di un amico, che era con lui e l’altra sera ha poi assistito al dramma. Sono tanti i messaggi di cordoglio e di vicinanza arrivati alla mamma Barbara, al babbo Ferdinando e alla sorella Sonia. Andrea, che lavorava in un’azienda di macchinari a Montemurlo, viveva a Vergaio insieme alla famiglia. Si era diplomato all’istituto Marconi due anni fa con un bel voto:

«Siamo rimasti addolorati quando abbiamo saputo la notizia - dicono gli ex dirigenti scolastici Tiziano Pierucci e Lorenza Nocentini - Era un ragazzo in gamba che si impegnava molto, lo dimostra il fatto che nel periodo scolastico era impegnato anche in un lavoro». La cerimonia funebre sarà curata dalla Croce d’Oro di Prato e la salma esposta nelle nuove cappelle della Croce d’Oro in via Niccoli non appena il magistrato Lorenzo Gestri avrà dato il via libera. Il corpo del giovane resta quindi per ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che con ogni probabilità deciderà per un esame autoptico esterno dal momento che la causa della morte appare chiara stando alla ricostruzione della dinamica dell’incidente effettuata dalla polizia municipale di Calenzano.

Quella ricostruzione conferma la dinamica subito emersa: non ci sono altri veicoli coinvolti e Andrea, in un tratto rettilineo della Sp8, forse anche per la velocità, avrebbe perso il controllo della Suzuki finita sul guard rail, venendo sbalzato sull’asfalto. Gestri affiderà oggi l’incarico al medico anatomopatologo. La famiglia, attraverso la Croce d’Oro, fa sapere che non vuole fiori, bensì una raccolta fondi da destinare all’acquisto di strumenti salvavita da collocare sulle ambulanze dell’associazione di via Niccoli. Un gesto di generosità per far sì che da una disgrazia possa nascere qualcosa di utile per salvare le vite di giovani e meno giovani, oltre che un sostegno ai tanti volontari che prestano servizio sulle ambulanze. Con ogni probabilità il funerale sarà officiato nel fine settimana (forse venerdì) nella chiesa di Vergaio. Poi Andrea sarà sepolto nel cimitero di Casale Tobbiana.  

Sara Bessi Sandra Nistri © RIPRODUZIONE RISERVATA