
L'avvocato Giannetto Guarducci
Prato, 19 marzo 2021 - E' morto questa mattina l'avvocato Giannetto Guarducci, penalista fra i più noti in Toscana. Aveva 94 anni, da due settimane era ricoverato in terapia intensiva per covid -19. "Fortunatamente non ha sofferto - riferisce il figlio Enrico - all'arrivo in ospedale era in stato di coma, i medici non ci dettero speranze. Col passare dei giorni essi stessi sono rimasti sorpresi dalla sua capacità di resistenza, il, babbo aveva una fibra fortissima".
Famiglia originaria di Livorno, dove il padre Mario esercitava la professione di avvocato, nato a Empoli, Guarducci ha trascorso la vita a Prato dove era fra gli avvocati più longevi, avendo lavorato in studio fino a poco tempo fa. Intelligenza brillante, grande intuito, aveva innata naturalezza nel padroneggiare l'eloquio, le sue arringhe erano seguite con particolare attenzione. Nel 1969 fu fra i fondatori dell'Ordine degli avvocati di Prato, che prese vita dopo l'istituzione del tribunale.
La figura di Giannetto Guarducci salì alla ribalta durante il rapimento dell'industriale Piero Baldassini, avvenuto il 10 novembre 1975 a Gonfienti, periferia sud di Prato. Al fianco di Dino, padre di Piero e storica figura dell'imprenditoria pratese, Guarducci tentò, anche esponendosi personalmente con i sequestratori, di ottenere la libertà dell'ostaggio. Fu lui a consegnare il riscatto, viaggiando come da istruzioni dei rapitori per chilometri e chilometri su una Fiat 500 con i finestrini abbassati e una damigiana sul portapacchi. E a camminare bendato fino al punto stabilito. "Mio padre aveva un immenso coraggio, nulla gli sembrava impossibile. Accanto a lui chiunque finiva per sentirsi coraggioso", ricorda Enrico. Il 15 novembre 2005, in un'intervista a La Nazione Prato, l'avvocato Guarducci ricordò quegli episodi a trent'anni di distanza dal rapimento, che si concluse con l'uccisione dell'ostaggio.
L'intervista del 2005
Appassionato di calcio - giocò anche nelle giovanili del Torino - Giannetto Guarducci è stato al fianco della famiglia Toccafondi nella gestione del Prato, divenendone, dal settembre 2006, presidente onorario. Non dimenticando le esperienze giovanili, fino a età matura non ha disdegnato di allenarsi con la Dilexi Justitiam, la squadra amatoriale degli avvocati pratesi. In città è stato animatore di sodalizi fra cui il Tc Prato, il golf club Le Pavoniere e il Lions club.
Lascia i figli Cristina, Enrico, Claudia, Andrea, GIuditta.
La salma è esposta alle cappelle del commiato della Pubblica Assistenza, da dove domani 20 marzo alle 15 sarà traslata direttamente nel quadrante laico del cimitero di Figline.
Lunedì 22 marzo la figura di Giannetto Guarducci sarà commemorata a Palazzo di Giustizia dagli avvocati che per l'occasione indosseranno la toga.