
I gattini salvati
Montemurlo, 6 agosto 2025 - Hanno rischiato di morire, stritolati tra le lame di un aratro, i due gattini salvati in extremis in un’oliveta vicino alla Rocca di Montemurlo nei giorni scorsi. La loro salvezza si deve alla prontezza di riflessi di un giovane contadino che, mentre stava lavorando la terra, ha notato qualcosa di insolito. Si è accorto infatti che l’aratro aveva agganciato un sacco nero, di quelli usati per l'immondizia, da cui è spuntata una piccola palla di pelo bianco. Il ragazzo ha fermato immediatamente il trattore e, con sorpresa, ha scoperto un gattino di poco più di un mese, spaventato e affannato. La sua meraviglia è aumentata quando ha realizzato che nel sacco c’era un altro gattino, un tigratino, anch'esso intrappolato nella plastica sotto il sole cocente di agosto.
Chi ha compiuto questo gesto barbaro aveva già condannato gli animali a una morte crudele. Solo la fortuna e la sensibilità del giovane hanno evitato una tragedia, salvando i due cuccioli da un’orribile fine. Questo atto di crudeltà e indifferenza verso la vita per fortuna è stato sconfitto da un gesto di semplice, ma di grande umanità. Il ragazzo, infatti, ha subito contattato le volontarie di “Amici di Barone”, associazione che collabora con il Comune, si occupa di tutela degli animali e della gestione di cinque colonie feline presenti sul territorio: «Sono arrivata all’oliveta in pochi minuti ed ho trovato i gattini in condizioni critiche con affanno respiratorio, febbre alta e congiuntivite. - racconta Tuna Sechi, una volontaria dell’associazione- Ho quindi portato i due cuccioli alla clinica veterinaria Galilei Pazzaglia di Prato, struttura convenzionata con Sos animali e con le colonie feline censite, dove hanno ricevuto le prime cure. Ora i gattini sono in stallo da una volontaria che si sta occupando della loro alimentazione in attesa della piena ripresa. Poi saranno pronti per essere adottati da una famiglia che li ami e li faccia vivere felici».
Un gesto che ha suscitato lo sdegno anche dell’amministrazione comunale da sempre impegnata nella tutela animale e delle colonie feline presenti sul territorio, come racconta l’assessore all’ambiente e alla tutela degli animali, Alberto Vignoli: «Si tratta di un gesto orribile che denota disprezzo per la vita degli esseri viventi e che come amministrazione comunale condanniamo con forza. A Montemurlo i gatti sono amati e curati. Esistono infatti26 colonie feline attive e censite per un totale di 261 gatti liberi». Il Comune di Montemurlo, insieme a tutti gli altri comuni della Provincia, aderisce alla convenzione per la gestione delle colonie feline ed offre alle custodi il servizio veterinario gratuito, che si occupa della cura dei gatti di colonia, e, attraverso la convenzione con la Usl la sterilizzazione.
«La gestione dei gatti liberi a Montemurlo è possibile solo grazie al lavoro di volontari e volontarie che, 365 giorni all’anno, feste comprese, si occupano della cura e dell’assistenza di questi animali. Una vera risorsa del nostro territorio che ama, rispetta e tutela tutti gli animali, non solo i gatti. Basti ricorda la convenzione che abbiamo con Vab per il recupero e del trasporto degli animali feriti (soprattutto avifauna in ambito urbano) al centro rapaci della Lipu a Vicchio». Con il Comune di Montemurlo, alla corretta gestione delle colonie feline, collabora anche la Lav Prato che si occupa, tra le altre cose, della cattura e recupero dei gatti di colonia da sterilizzare. «La sterilizzazione è molto importante per la gestione delle colonie, per tenere sotto controllo le malattie dei gatti, per il decoro e la prevenzione del randagismo.- conclude l’assessore Vignoli - Le nuove cucciolate sono impegnative da gestire, sia in colonia che dai privati, perché ogni gatto ha diritto ad essere accudito adeguatamente e curato».