
La polizia di Prato ha eseguito i controlli «ad alto impatto»
Giro di vite a 360 gradi. La Questura di Prato, da poco guidata da poco dal nuovo questore Marco Basile, ha attivato, nei giorni scorsi, in città un servizio di controllo straordinario del territorio, tecnicamente detto "ad alto impatto": settanta persone sono state identificate, tre delle quali finite in manette, mentre verifiche sono state operate in quattro sale slot e in due centri massaggi. Sono state controllate anche decine di macchine.
Il primo arresto è scattato nei confronti di una donna cinese accusata di tentata estorsione nei confronti di una connazionale. L’arresto è stato messo a segno durante la serie di controlli sulla criminalità straniera, coordinati dal Servizio centrale operativo della polizia (Sco), con l’aiuto di carabinieri e guardia di finanza. Oltre alla donna cinese sono stati arrestati un nigeriano e un marocchino. Il primo, già indagato per spaccio di droga e reati contro il patrimonio, era sottoposto all’obbligo di firma, mentre il secondo, con precedenti di polizia per spaccio di droga e maltrattamenti in famiglia, era agli arresti domiciliari col braccialetto elettronico. Anche lui è finito in carcere.
Inoltre a uno dei centri massaggi passati al setaccio è stata sospesa la licenza per presunte violazioni di carattere igienico e di sicurezza sul lavoro. Infine tre persone sono state denunciate per reati in materia di immigrazione clandestina.
I controlli si inseriscono in un più vasto piano, disposto dal servizio centrale operativo, che ha visto perquisizioni e verifiche in 24 province italiane. La vasta operazione è stata indirizzata soprattutto al contrasto della criminalità straniera, cinese in special modo.