REDAZIONE PRATO

Montegrappa, Prato: la pista ciclabile è una foresta

Le piste ciclabili di Prato sono amate e utilizzate, ma versano in uno stato di degrado: erba incolta, rifiuti, staccionate mancanti, buche e avvallamenti. È necessario un maggiore impegno per la manutenzione e la civiltà dei cittadini.

Più che una corsa lungo la pista ciclabile che costeggia il Bisenzio sembra di essere in missione nella giungla. La bella stagione, il caldo che non dà tregua, si possono mettere in fila tutte le attenuanti del caso, ma lo stato delle ciclabili cittadine lascia gli amanti delle corse e delle passeggiate alquanto interdetti. In viale Motegrappa, la pista che passa lungo il letto del Bisenzio è una gimcana di erba incolta, rifiuti e staccionate che mancano. Una lunga e inesorabile linea di degrado segue tutta la pista cicolopedonale. Non va meglio in termini di erbacce nel tratto di pista che da piazza Europa porta in via Fratelli Miniati, così come tra Ponte Petrino e Piazza Europa: staccionata divelta in più punti, invasione di arbusti, rami sporgenti ad altezza d’uomo. Asfalto deteriorato, buche avvallamenti nel tratto di ponte Datini. Le ciclabili che collegano la città e permettono di correre in modo protetto sono una grande risorsa per Prato e per la mobilità sostenibile. Ma perché restino funzionali e utilizzate è necessario che la manutenzione sia puntuale e curata. L’intuizione di avere un assessorato alla città curata andava in questa direzione. Alle intuizioni bisogna dare gambe e sostanza altrimenti rischiano di rivelarsi boomerang. Lo stato di degrado in cui versano alcuni tratti delle piste ciclabili sono uno dei principali temi trattati dai cittadini cornisti: la gran parte delle segnalazioni riguarda questo argomento, sintomo che sono una infrastruttura amata e utilizzata, da tenere il più curata possibile anche grazie alla civiltà delle persone.