
L’ipotesi di utilizzare una parte del Centro Pegaso, cioè l’ex Creaf di via Galcianese, per l’accoglienza diffusa dei migranti ha sollevato come prevedibile un polverone politico. Perché dopo l’ipotesi di Giani, discussa al telefono anche col prefetto Cogode, e la replica piccata di Biffoni, adesso è il centrodestra ad andare all’attacco degli amministratori Pd. In particolare sono Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega a chiedere spiegazioni. Interrogativi in parte chiariti, senza dichiarazioni ufficiali, dalla Regione. La giunta Giani dopo le sollecitazioni da parte del commissario straordinario Valenti di individuare strutture per l’accoglienza dei migranti, scongiurando così il rischio di tendopoli o container, ha visto gli uffici di Palazzo del Pegaso fare una ricerca interna sugli immobili di proprietà regionale liberi. Indagine che ha fatto emergere come al momento l’ex Creaf sia inutilizzato. Da lì uno specifico approfondimento, per un’accoglienza di una ventina di migranti, che però resta in fase embrionale. La comunicazione alla stampa di questa ipotesi, però, non è piaciuta al sindaco Biffoni che non era stato avvertito di questa possibilità. Lo scontro interno al Pd è così diventato pubblico e ora il centrodestra passa all’attacco.
"Capisco Biffoni – dice la deputata di Forza Italia, Erica Mazzetti –. La Regione per una sciocca impuntatura contro il governo non ha voluto partecipare alla cabina di regia per l’accoglienza e adesso Giani vorrebbe scaricare il problema sui territori e la scelta ricade, ovviamente, su Prato, che mi pare abbia già dato sul fronte immigrazione. Per colpa di Giani, rischiamo di avere persone senza nemmeno un minimo di accoglienza, sparse sul territorio, con l’estate alle porte".
"La proposta del governatore Giani è irricevibile – dicono i capogruppo in Regione e in Comune di Fratelli d’Italia Francesco Torselli e Claudio Belgiorno –. Prato ha un ospedale inadeguato a causa dei progetti errati del Pd e da tempo sosteniamo che quello spazio debba essere dedicato ai servizi socio-sanitari. L’ex Creaf è una vergogna, una struttura abbandonata a se stessa. Questo edificio è costato oltre 26 milioni di euro alla Regione e oggi è solo un capannone vuoto. Ribadiamo che per noi i Cpr sono necessari, ma ci sorprende che il governatore Giani proponga proprio l’ex Creaf. Non è che siamo di fronte all’ennesimo scontro interno al Pd che si consuma sulla pelle dei cittadini?".
Critico anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Tommaso Cocci: "Da Giani nessuna risposta sui finanziamenti per la tramvia Prato-Firenze, nessuna certezza su Peretola, nemmeno una scusa per il disastro che è stata la scelta del nuovo ospedale – dice –. Tuttavia quando ci sono dei problemi in questa Regione ci si ricorda di ‘questa periferia dell’impero’. Non è tollerabile anche l’imposizione dei migranti senza che il sindaco venga consultato. I rapporti tra Prato e Regione sono sempre più tesi ed è lampante il fatto che la convivenza tra le due istituzioni a guida Pd sia soltanto cementata da rapporti di potere".
Critico sull’ipotesi ex Creaf anche il capogruppo Pd in Comune, Marco Sapia: "Il sindaco ha pienamente ragione – dice –. Va bene l’accoglienza diffusa con i soliti metodi finora applicati, ma l’ex Creaf non è mai stata ipotesi sul tavolo. Piuttosto il governo si assuma le proprie responsabilità sulla gestione dei migranti e non scarichi sugli enti locali le proprie difficoltà". Infine l’intervento del capogruppo in Comune della Lega, Daniele Spada: "Una volta tanto Biffoni ha ragione – conclude –. Giani parla a vanvera. Ragiona di accoglienza e non sa cosa dice. La Lega è sempre stata contraria a centri di accoglienza ed è favorevole ai Cpr. Cosa vuol fare Giani al Creaf? Uno o l’altro? Non lo ha capito nessuno. Probabilmente nemmeno lui. Di sicuro però quel pozzo senza fondo di denari pubblici che è stato finora il Creaf, merita di essere una struttura che sia al servizio della comunità pratese".