REDAZIONE PRATO

Metalmeccanici, la svolta ‘rosa’ della Cisl

Al vertice Fim arriva Cora Prussi con la segretaria generale Flavia Capilli: "Rafforzare il sindacato nelle piccole e medie imprese"

Linea rosa per la Fim, il sindacato metalmeccanici della Cisl, di Firenze e Prato. Il consiglio territoriale ha eletto nuova segretaria generale Flavia Capilli, con 61 sì e 2 schede bianche. A comporre con lei la segreteria territoriale, per occuparsi principalmente delle questioni pratesi, sarà Cora Prussi. Il precedente segretario territoriale, Alessandro Beccastrini, rimarrà segretario generale Fim Toscana. "Beccastrini aveva già aperto le porte a una segreteria a tre, dove lo affiancavamo io e Flavia, quindi le recenti elezioni hanno solamente confermato la bontà e la lungimiranza di quella decisione – spiega Cora Prussi che dal 2004 lavora in Cisl, prima nel settore della formazione poi alle questioni migratorie e dal 2016 in Fim –. C’è stata una concentrazione positiva di donne nel sindacato che si occupa di un settore, quello metalmeccanico, che è ancora prettamente maschile. Con Flavia Capilli ci impegneremo per un’ulteriore crescita, organizzativa e di rappresentanza della struttura metalmeccanica di Prato e Firenze".

In particolare per quel che riguarda la nostra provincia, il settore metalmeccanico non la fa da padrone. Le aziende metalmeccaniche sono circa 2mila e gli addetti non superano le 25mila unità (anche se ci sono molti pratesi occupati nell’hinterland fiorentino, fra Calenzano, Campi e Scandicci). Si parla in prevalenza di aziende manifatturiere che operano nel meccano-tessile, molto spesso con un numero limitato di dipendenti e a conduzione familiare, dove spesso manca una presenza sindacale: "Uno degli obiettivi principali del mandato è di rafforzare la presenza sindacale nelle piccole e medie imprese, per contribuire a diffondere informazioni e conoscenza delle norme, dei contratti, dei diritti dei lavoratori. Il sindacato non va visto per forza di cose come nemico dell’azienda, ma al contrario può contribuire a stabilire accordi che possono portare benefici a tutto il comparto – insiste Prussi –. In questo terribile momento, inoltre, siamo in grado di occuparci anche di protocolli aziendali imposti dal coronavirus, protezione e sicurezza dei lavoratori e anche di regolamenti interni".

Anche il settore metalmeccanico ha risentito del tremendo impatto con la pandemia, ma sembra che meglio di altri stia resistendo alla crisi: "Ci sono cali di fatturato nell’ordine del 20-30%, la situazione non è certo rosea. Ma se guardo all’andamento di altri settori e al fatto che timidamente un po’ di lavoro sembra stia riprendendo in questi mesi, credo di poter dire che stiamo affrontando l’emergenza con dignità – Cora conclude Prussi –. Ovviamente ci sono forti preoccupazioni legate allo sblocco dei licenziamenti, e anche all’interno del settore c’è una grande differenza tra industria e artigianato, se si parla di ammortizzatori sociali. Le imprese artigiane e i loro dipendenti hanno avuto mediamente molte più difficoltà, per colpa dei ritardi nell’erogazione degli ammortizzatori sociali derivanti dal fondo specifico di categoria. Ci auguriamo che nel 2021 inizi una vera ripartenza per tutti e cercheremo, come sindacato, di agevolarla".

Leonardo Montaleni