Picco di posti vuoti al mercato. I numeri spingono la riorganizzazione

Lunedì mattina mancavano 150 ambulanti su 400, in città arrivano decine di spuntisti ma non bastano a riempire tutti i "buchi". Nel frattempo i parcheggi sono sempre pochi e in strada c’è caos

Il mercato del lunedì (foto Attalmi)

Il mercato del lunedì (foto Attalmi)

Prato, 22 agosto 2023 - Non bastasse l’impatto visivo deprimente, con ampi spazi vuoti fra un banco e l’altro, ci sono anche i numeri a giustificare le richieste di un ripensamento del mercato del lunedì, tema caro a Confcommercio e Confesercenti che proprio sul nostro giornale hanno chiesto di rivedere l’organizzazione per favorire anche la qualità dell’offerta commerciale. Ieri mattina c’erano circa 150 posti vuoti su 400, praticamente uno su tre, oltre la media registrata da circa un anno. E’ chiaro che il periodo estivo favorisce le assenze visto che anche gli ambulanti titolari di un posto fisso vanno in ferie, ma il numero è rilevante e preoccupante, esattamente come la media di posti vuoti durante tutto l’anno che si avvicina a quota 100, il 25% del totale, in base alle rilevazioni dei vigili urbani. Ha senso dunque continuare a pensare il mercato con l’attuale distribuzione dei posti quando si sa già che un quarto, ogni lunedì, deve essere coperto? Per le associazioni, no. E nemmeno per chi lo frequenta, visto che sempre più spesso ci si trova a passeggiare in un parcheggio vuoto piuttosto che fra i banchi.

C’è un altro dato che spinge verso la riorganizzazione. Mediamente ogni lunedì ci sono un centinaio di posti da assegnare, vuoti perché le relative concessioni sono state restituite al Comune, più un’altra decina di postazioni da riempire per assenze contingenti, con picchi fino a 150 in estate come è accaduto ieri. La grande disponibilità di posti richiama spuntisti da tutta la regione e in queste settimane ne sono arrivati anche una sessantina, praticamente un mercato nel mercato. Un numero che però non copre tutti i "buchi", con il risultato che piazza del Mercato nuovo offre un brutto spettacolo, tra banchi che si allargano a dismisura approfittando degli spazi, lamentele, ampie zone prive di ambulanti e un’offerta che risulta di minore qualità e a "chiazze", certamente non invogliando la clientela a passare la mattina al mercato.

Il paradosso è che mentre dentro la piazza gli spazi si allargano e non vengono riempiti, quelli per i parcheggi, altrettanto importanti, restano risicati e così tutti i lunedì mattina, anche d’agosto, c’è il solito caos con macchine in tripla fila, pedoni che attraversano ovunque e grandi difficoltà a trovare un posteggio libero.

Ma allora, e si torna alla proposta di ambulanti e associazioni di categoria, non sarebbe meglio liberare un quadrante, riducendo lo spazio per i banchi, e aumentare i posti auto rendendo più omogeneo il mercato e riducendo i disagi per chi vuole andare a fare compere in macchina? Sembra una soluzione così ovvia che si fatica a comprendere perché non ci sia già una revisione in atto, dettata peraltro dai numeri. Se Pistoia, con due mercati a settimana, sta per portare in fondo una ristrutturazione liberando una piazza, perché Prato non dovrebbe fare lo stesso aumentando i parcheggi?

L.B.