Mercato del gas, fra un mese cambia tutto. "Chi ha il prezzo fisso se lo tenga stretto"

A partire dal primo ottobre il costo si aggiornerà mensilmente. L’esperto di Estra: "Più flessibilità per provare a calmierare le offerte"

Prato, 21 agosto 2022 - Dal primo ottobre il costo del gas si aggiornerà mensilmente e non più su base trimestrale. La novità è stata introdotta dall’Arera, l’autorità che regola il settore energetico, e riguarda tutte le famiglie che si trovano ancora nel mercato di tutela, cioè coloro che non hanno ancora scelto un operatore sul libero mercato. Inoltre l’Arera ha deciso di cambiare il mercato di riferimento per stabilire i prezzi: non più quello all’ingrosso olandese, bensì quello italiano. La questione è molto tecnica, ma provando a semplificarla al massimo, il tentativo è quello di intercettare a cadenza mensile tutte le opportunità offerte dai provvedimenti nazionali ed europei per calmierare i costi del gas. Un esempio? Se dovesse essere imposto dall’Unione Europea un tetto al prezzo del gas, ecco che con il nuovo metodo di calcolo si potrebbero intercettare i vantaggi in bolletta nel giro di pochi giorni o settimane, mentre con la vecchia modalità si doveva attendere la fine del trimestre.

A provare a spiegare cosa accadrà nel settore dal prossimo autunno è Samuele Vaiani, direttore dell’energy management di Estra Energie. "L’Arera ha inviato un documento al governo e al Parlamento nel quale ha comunicato che il prezzo del gas nel mercato all’ingrosso olandese ad agosto sarebbe stato molto alto", spiega Vaiani. "E al contempo ipotizzava da settembre possibili azioni a livello europeo, come il tetto al costo del gas o forniture alternative a quelle russe, che potessero calmierare i prezzi. Quindi per intercettare velocemente questi vantaggi ha stabilito la modifica del mercato di riferimento per il calcolo del costo del gas al metro cubo. Certo, questo porterà mensilmente a una maggiore movimentazione dei prezzi, ma è anche vero che si potrà ottenere qualche ribasso in più".

E per chi già si trova nel mercato libero avendo scelto un operatore privato? Le varie compagnie stanno inviando ai clienti le comunicazioni di rinnovo al contratto in scadenza. Chi, ad esempio, vede scadere in autunno l’accordo annuale o biennale con il proprio operatore di riferimento, si vedrà aggiornare il prezzo con il nuovo metodo di calcolo basato sul mercato all’ingrosso italiano. Ma come comportarsi di fronte a questa comunicazione? "Come società di vendita non possiamo fare altro che adeguarci alle decisioni dell’Arera", prosegue Vaiani. "Detto questo, i clienti non devono fare niente se accettano le nuove condizioni e vogliono continuare con il loro operatore. In caso contrario si muovono di conseguenza e valutano le offerte presenti sul mercato". Ma in una situazione così in evoluzione cosa conviene fare?

"Siamo di fronte a un cambiamento epocale, con il settore che vive un momento di grande confusione. Gli operatori stanno cercando di capire come muoversi, anche perché ci sono difficoltà nel reperire la materia prima. Diciamo che per i clienti la cosa fondamentale è quella di non fare scelte avventate. Offerte molto vantaggiose non le può fare nessuno. Basti pensare a questi numeri: nel gennaio 2021 il gas costava 20 centesimi al metro cubo, adesso è salito a 2,30 euro. Quindi chi ha forniture a prezzo fisso resti dov’è. E tutti in assoluto devono cercare di consumare di meno per risparmiare". Sulle bollette della luce qual è la situazione? "Speculare a quella del gas", conclude Vaiani. "C’è grande volatilità dei prezzi e si fatica a programmare. Chi ha il prezzo bloccato se lo tenga stretto. E attenzione alle variazioni unilaterali che possano portare a costi maggiori".