
"È da pochi mesi che è iniziato l’anno scolastico e a tutt’oggi, l’azienda fornitrice per la mensa Dussmann ha molti e ripetuti problemi con la refezione scolastica". Ylenia Gorelli, rappresentante della 3A della primaria di Bagnolo del comprensivo Margherita Hack torna di nuovo sulla questione mensa. Dall’inizio dell’anno sono numerose le proteste arrivate all’amministrazione comunale per la gestione del servizio tanto che il Comune ha aperto un confronto con l’azienda che si è aggiudicata l’appalto milionario.
"Prima il problema erano i ritardi, poi i pasti crudi, troppo o poco conditi, insomma una situazione che va avanti da tempo", spiegano i genitori. "Sono state fatte ripetute riunioni e a tal proposito è cambiato anche il referente Dussmann, ma ancora non è cambiato nulla. I bambini mangiano male e poco, a volte non viene consegnato in tempo il pasto, mentre i genitori pagano comunque regolarmente la retta per sapere che i propri figli mangiano pane e olio ovviamente non per colpa delle insegnanti, ma per negligenza da parte della ditta fornitrice".
La situazione è incandescente, le famiglie lamentano un servizio non all’altezza.
Nell’ultimo periodo si sono registrate delle criticità, per la precisione solo in alcuni giorni e in alcuni refettori scolastici, legate alla modalità di erogazione del servizio, in particolare a ritardi nella consegna dei pasti, e alle quantità del cibo.
"Sul tema mensa deve arrivare una svolta e un miglioramento in tempi rapidi". All’inizio di novembre il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai, riassumeva con queste parole il tema dell’incontro tra l’amministrazione comunale (presenti, oltre al sindaco, l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano, la responsabile dell’ufficio pubblica istruzione, la dirigente e la dietista Alessandra Siglich) e i rappresentanti dell’azienda Dussman, che gestisce il servizio di refezione scolastica per conto del Comune. Un incontro chiesto proprio alla luce delle problematicità espresse dalle famiglie. Un tema che viene seguito quotidianamente dagli uffici comunali, ma che evidentemente non ha ancora trovato soluzione nonostante l’azienda, affidataria del servizio, avesse dichiarato la piena volontà a risolvere prontamente le problematiche legate all’organizzazione del servizio.
"Siamo stanchi di aspettare e vedere come va – chiosano i genitori –. I nostri figli hanno diritto alla mensa".
Silvia Bini