di Roberto BaldiCi sono dati di cronaca, che dicono nei fatti il cuore di Prato più ancora delle espressioni al latte e miele: Conad in campo, salvi i laboratori del "Datini" titolava giorni fa il nostro giornale a raccontare che gli imprenditori di Signo Srl (famiglia Signorini), di cui Conad è espressione importante, avrebbero donato per tutto l’anno le derrate alimentari necessarie all’istituto Datini per portare avanti i laboratori di cucina dove si insegna agli alunni a preparare le pietanze, superando così le difficoltà finanziarie intervenute. Ogni anno la Signo Srl riversa sul territorio risorse e contributi diretti per un valore di circa 200mila euro, finanziando progettualità dal risvolto sociale, con un focus particolarmente dedicato alle onlus che si occupano di assistere le fasce più vulnerabili, come i bambini, i poveri, i malati contro le forme di egoismo che si celebrano attraverso i detti sta’ bene e icchè ti manca compratelo, ognun per sé e Iddio per tutti, chi vuol Cristo se lo preghi. La letteratura decadente dei tempi andati ci ha spregiato come cenciaioli assatanati dal guadagno, che vendevano la lira a un franco e venti, che quattrini e ignoranza fanno a rincorrersi e un si sa chi arriva prima. Amore per la zecca onnipotente sì, ma i quattrini c’è sempre garbato spenderli anche in favore degli altri perché il soldo è come il letame: va sparso perché dia frutti. Se vuoi arrivare primo; se vuoi arrivare lontano, cammina insieme è sempre stato il precetto del pratese intelligente.
CronacaMeglio soccorso ai vivi che incenso ai morti