REDAZIONE PRATO

Medici di base, il massimale si alza "Una scelta su base volontaria"

Medici di base, il massimale si alza "Una scelta su base volontaria"

Anche a Prato e provincia i medici di famiglia stanno iniziando a verificare se ci sono o meno le condizioni per aumentare, su base volontaria, il numero di assistiti fino ad un massimale di 1.800 (oggi è fissato a 1.500). La proposta è stata annunciata dalla Regione Toscana, fra i provvedimenti in ponte per migliorare il sistema del servizio sanitario regionale.

La carenza di medici, anche sul fronte di quelli di base, ha fatto sì che nei giorni scorsi sia stato stipulato un pre-accordo regionale in merito alle misure adeguate a fronteggiare la carenza di medici di famiglia. Tale pre-accordo con la medicina generale serve, quindi, a fronteggiare la carenza di medici di assistenza primaria nelle aree interne e disagiate - ma non solo, anche nelle prime periferie urbane – e che autorizza ad innalzare, su base volontaria, il massimale di assistiti a 1.800: una deroga che riguarda i professionisti che operano in forme associative a cui sarà garantita un’indennità per l’infermiere di studio, che li affiancherà.

"Abbiamo ricevuto già delle telefonate esplorative da parte di alcuni colleghi - afferma Niccolò Biancalani, segretario regionale della Fimmg Toscana - da quando il provvedimento sarà pubblicato sul Burt, il Bollettino regionale, avranno un mese di tempo per presentare la propria candidatura". La fotografia attuale delle zone carenti fa dire che "Prato riesce ancora a reggere l’urto dei pensionamenti in vista, mentre ci sono maggiori sofferenze soprattutto nelle zone della provincia. Basti pensare che a Montemurlo ci sono medici che già dallo scorso anno sono saliti a 1.800 pazienti, come pure ci sono chiare difficoltà nella zona della Vallata, come a Vaiano - aggiunge Biancalani - Ciò che conta è di garantire l’assistenza ai cittadini". Quali i vantaggi che saranno garantiti ai medici che volontariamente accetteranno di aumentare il loro numero di assistiti? "I dottori disponibili all’aumento del massimale potranno ottenere un’indennità per il collaboratore di segreteria ed infermieristico, dove non ancora riconosciuta. Ogni anno, poi, il medico dovrà riconfermare la sua disponibilità per il massimale ", conclude Biancalani ricordando quanto scritto nel pre-accordo regionale.

Sa.Be.