Maria e Dario, morti a 7 giorni di distanza dopo settant'anni di matrimonio

Vivevano a Vernio (Prato). Centinaia di messaggi

Il matrimonio di Maria Iolanda Fontani e Dario Senesi (Da "Sei di Vernio se...")

Il matrimonio di Maria Iolanda Fontani e Dario Senesi (Da "Sei di Vernio se...")

Vernio (Prato), 20 giugno 2018 - Uniti nella vita terrena, che hanno trascorso insieme a Vernio, dove si sposarono 70 anni fa, e uniti in quella celeste. E’ la storia, struggente, di Maria e Dario Senesi, morti a una settimana di distanza uno dall’altra. Lui prima, a 97 anni, lei pochi giorni dopo a 94. Le esequie di Iolanda Fontani Senesi, conosciuta da tutti con nome di Maria, si sono tenute nella chiesa di San Quirico, domenica scorsa.

La maestra Maria, fresca di studi, arrivava da Sassetta, paese di cui era originaria, ogni mattina per far scuola ai bambini, all’inizio degli anni ’40, e conobbe il futuro marito. Era così bella che Dario Senesi la vide e se ne innamorò, si fidanzarono e si sposarono subito dopo.

Entrambi erano molto conosciuti a Vernio per i rispettivi lavori e per la famiglia che con tanto amore avevano cresciuto. Dario era fontaniere ed entrò a lavorare in Comune, poi ha anche prestato servizio al Tribunale di Prato. Inoltre è stato tra i fondatori della Confraternita della Misericordia di Vernio nel 1977.

«Era sempre pronto ad aiutare tutti» dice un compaesano nei commenti di condoglianze su «Sei di Vernio se...» che ha riportato la notizia dei due sposi che avevano festeggiato i 70 anni di matrimonio e che si sono spenti entrambi nel giro di una settimana. Il post che li riguarda è uno dei più commentati su Fb con circa 250 messaggi di condoglianze tra cui anche quello dell’ex sindaco Paolo Cecconi e della deputata Erica Mazzetti.

Eccone alcuni: «Non poteva stare senza il suo Dario», «Ricordo ancora il mio primo giorno di scuola insieme a lei». Il più commovente è della figlia Paola: «Anche lei se n’è andata, spero si siano già trovati...». I coniugi Senesi che abitavano in via Roma lungo la 325, hanno avuto quattro figli (Paola, Daria, Carla e Franco) e cinque nipoti.

I tramonti sono stati creati per testimoniare che può esserci bellezza anche nella fine, grazie ai colori dell’amore. Di dolore contrariamente a ciò che si dice, si può morire e la scienza dà una spiegazione medica al fenomeno: un corpo debilitato da vecchiaia, e malattie, può non reggere allo stress di un grande lutto. A noi piace anche pensare che anime che si sono amate immensamente su questa terra decidano di attraversare tenendosi per mano, la porta dell’aldilà.