REDAZIONE PRATO

E' morto Marco Gramigni, lutto nel tessile e nell'associazionismo

Imprenditore, fu più volte vicepresidente dell'Unione industriale e membro del direttivo di Politeama e Istituto Datini. Brillante animatore della vita dei club. I funerali a Santa Lucia

Marco Gramigni (foto Nedo Coppini)

Prato, 8 febbraio 2021 - E' deceduto questa mattina Marco Gramigni, una delle figure più rappresentative e conosciute dell'imprenditoria tessile pratese. Aveva 77 anni, e da tempo combatteva contro una malattia respiratoria che non gli ha impedito di coltivare fino alle ultime ora la sua dedizione per attività sociali solidaristiche e culturali.

Classe 1944, contitolare del lanificio Caverni & Gramigni, dove fu socio di Roberto Caverni, assessore nella giunta Cenni, Marco Gramigni è stato vicepresidente dell'Unione Industriale Pratese, oggi Confindustria Toscana  Nord, per più mandati, nei bienni 1991-1992, 2002-2003 e 2006-2007. Intenso e continuativo anche il suo impegno nel consorzio Pratotrade e nell'Associazione Ex Allievi dell'Istituto Buzzi.

Fuori dal lavoro è stato animatore delle principali attività culturali cittadine come socio e membro del direttivo della Fondazione Cassa di Risparmio della Politeama spa e dell'Istituto di Storia economica Francesco Datini, della Camerata Strumentale Città di Prato.  Socio del Lions Prato Host, dell'Accademia della cucina, del Cenacolo, del Gruppo Bibliofili, si è sempre dedicato con grande passione ad attività ricreative e culturali, con preferenza per la gastronomia, la più autentica dell e sue passioni.  Non trascurava l'aiuto a poveri e bisognosi, verso i quali era solito indirizzare le iniziative degli organismi di cui faceva parte. 

Gli amici del Cenacolo lo ricordano per avere organizzato appena pochi giorni fa una riunione del club in streaming, che lo vide al centro di iniziative e progetti che si era impegnato ad intraprendere nel corso di quest'anno.    

Gramigni lascia la moglie Sandra e le figlie Giuditta e Francesca. La salma sarà esposta dal pomeriggio alle cappelle della Misericordia. Il funerale, domani 9 febbraio alle 15 nella chiesa di Santa Lucia

Numerose le espressioni di cordoglio da parte della città: 

Biffoni e Mangani: "L'impegno era il suo  tratto distintivo"

«Se ne va un uomo che ha fatto dell'impegno il tratto distintivo della sua vita - dicono il sindaco Matteo Biffoni e l'assessore ala cultura del Comune Simone Mangani - Ha mosso i primi passi nel tessile nel lanificio di suo padre per poi diventare un imprenditore capace e dalla mente aperta, protagonista attivissimo della vita sociale e culturale della nostra città. Lo ringraziamo soprattutto per la costante vicinanza e partecipazione che ha sempre dimostrato per il Politeama».

Marini (Confindustria): "Aperto al dialogo, integrato con la città" 

"Marco Gramigni era stimato e apprezzato come imprenditore e come uomo - commenta il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini -. La sua capacità di porsi in sintonia con l'interlocutore ne faceva un collega con cui era facile dialogare e, per molti, un amico su cui si poteva contare. Incarnava una figura di imprenditore pratese perfettamente inserito nella città in tutti i suoi aspetti e nelle sue molteplici attività, sempre disponibile e sempre pronto a vedere il lato positivo e costruttivo di persone, idee, progetti. Mancherà a moltissime persone, a Prato e in associazione. Il nostro più profondo cordoglio alla sua famiglia".

Magnolfi (Politeama): "Credeva nei valori della cultura"

La presidente del Politeama Beatrice Magnolfi esprime profonda commozione per la perdita di Marco Gramigni: «Scompare uno degli imprenditori pratesi che hanno fortemente creduto nel valore della cultura. Marco Gramigni fu uno dei pionieri dell'impresa del Politeama, sempre a fianco di Roberta Betti fin dagli inizi. Ha sempre dato un contributo appassionato e, nonostante la malattia, anche negli ultimi tempi non ha fatto mai mancare la sua partecipazione. Il suo ricordo rimarrà forte".

Nigro: "Sensibile e innamorato di Prato, attento a chi soffre"

"Marco è stato un grande persona, di cui spiccavano l'aspetto morale e sentimentale, oltre al grande amore per la città che profondeva in senso alle organizzazioni confindustriali e nell'associazionismo _ lo ricorda Giampiero Nigro , docente di Storia economica all'Università di Firenze. "Ma di lui - aggiunge - colpiva l'attenzione verso chi soffre, al quale non negava mai attenzioni e aostegno morale e materiale".

Calamai: "Idee ed entusiasmo per il Politeama"

Giancarlo Calamai, presidente del Comitato fondatori del Politeama, il consiglio direttivo e i soci tutti, ricordano con affetto Marco Gramigni, "da sempre impegnato per la rinascita e la vita del Politeama, teatro della città, alla cui causa fino all'ultimo ha portato il suo contributo di idee e di entusiasmo".

Giacomelli: "Abbraccia Roberta Betti per me"

"Se ne è andato con Marco Gramigni, un altro pezzo importante della Prato di una volta, un imprenditore, un uomo appassionato della città, un amico con cui ho condiviso momenti di impegno per Prato e momenti leggeri o addirittura goliardici - scrive su Facebook Antonello Giacomelli, commissareio di Agcom, l'agenzia garante delle comunciazioni - Porto con me il ricordo di tante serate al Cenacolo o delle gite estive in Versilia. Mi mancheranno la sua umanità, la sua ironia e soprattutto la dote rara di esercitarla prima di tutto su se stessi". Nel finale un ricordo in chiave Politeama, a poco più di un anno dalla scomparsa di Roberta Betti: "Ciao Marco, abbraccia Roberta per me, ti sia lieve la terra". 

 

 

 

 

 

scrivete a [email protected]