
Il vertice di Lyria (Riccardo Bruni e Cristina Catani) ieri durante l’evento al Museo del tessuto
L’ultima ad arrivare fra le tante certificazioni di Lyria è quella della Parità di genere: un risultato lusinghiero, non comune nel manifatturiero, che l’impresa tessile ha fortemente voluto per dare ulteriore espressione ai propri valori. La visione aziendale è all’insegna della responsabilità: verso le persone, da chi lavora in Lyria e nella sua filiera ai consumatori; verso l’ambiente; verso il proprio sistema di relazioni commerciali e tutti gli stakeholder. Un traguardo
che è stato l’occasione per organizzare l’iniziativa ospitata dal Museo del tessuto, con
il direttore Filippo Guarini, intitolato "Trame di valore".
"Ci sentiamo da sempre un’azienda che vuole e sa andare al di là della sua stessa mission - commenta Riccardo Bruni, fondatore di Lyria -.
Del resto tutto ciò che un’impresa fa concorre a delinearne il profilo e a trasferire nei suoi prodotti la sua visione e i suoi valori. Sentivamo che la Parità di genere era un tassello importante che mancava per dare un’immagine compiuta di ciò che siamo e della convinzione profonda che la differenza di genere sia un arricchimento. Così abbiamo voluto aggiungere anche questa alle altre importanti certificazioni che abbiamo e che vogliono essere in primo luogo un modo per manifestare in maniera chiara e formalizzata ciò che siamo: un’impresa moderna e aperta, attenta a riconoscere pari opportunità a tutti, a riconoscere i meriti e a valorizzare i talenti". Dalle parole di Bruni emerge il profondo amore e rispetto per il tessile pratese, sinonimo di bellezza e qualità. Un lavoro che lo impegna in prima persona dal ’79, quando giovane partecipò alla prima fiera internazionale e che oggi cerca di tramadare ai giovani. Lyria crede profondamente,
nei giovani come motore del cambiamento e nella cultura come pilastro dell’economia e della vita della comunità. Nel 2024 ha accolto nella sua Academy studenti universitari di vari Paesi; quest’anno ha attivato progetti formativi con il Politecnico di Milano e la Prince Sultan University di Riyadh, coinvolgendo 20 studenti nella realizzazione
di oggetti di interior design.
Lyria sta inoltre lavorando all’archvio degli oltre 15mila campioni di tessuto realizzati per le collezioni degli ultimi 25 anni. Una patrimonio tessile testimone di una storia, che Bruni vuole mettere a disposizione di tutti. Tra gli altri hanno partecipato Francesca Rulli e Lucia Ballerini di Process Factory, Rossella Micheli della Camera di Commercio Pistoia-Prato, moderati da Cristina Catani (Chief financial officer e membro del Cda).
Silvia Bini