Lungobisenzio, lite tra Prato e Comune: la società non consegna le chiavi

Continua il braccio di ferro tra il patron Toccafondi e il sindaco Biffoni. Il club laniero si è rifiutato di restituire le chiavi dell'impianto

Un'immagine del Lungobisenzio

Un'immagine del Lungobisenzio

Prato, 20 agosto 2018 - La lite tra l'Ac Prato e il Comune di Prato si inserisce un nuovo capitolo: la società laniera si è rifiutata di restituire le chiavi dello stadio Lungobisenzio al Comune, dopo che la società aveva comunicato il recesso dall'aggiudicazione per la gestione dell'impianto. Ora gli uffici comunali valuteranno come procedere alla ripresa, in consegna coatta, della struttura.

Ne dà notizia lo stesso Comune di Prato con una nota: "Questa mattina i tecnici del Comune di Prato si sono recati presso lo stadio Lungobisenzio dove era stata fissata la formale riconsegna dell'impianto da parte dell'Ac Prato 1908 dopo che la società aveva comunicato il recesso dall'aggiudicazione per la gestione dello stadio. La società si è rifiutata di restituire le chiavi, come è stato verbalizzato" 

Il Comune si sta adoperando per rientrare nella piena titolarità del bene. Il contenzioso è tra il sindaco di Prato Matteo Biffoni e il proprietario del club Ac Prato Paolo Toccafondi: nel mese di maggio i due si erano accordati affinché fosse lo stesso primo cittadino a trattare la compravendita della squadra. Cessione che non è poi avvenuta. Ciascuno dei protagonisti dà la colpa della mancata successione all'altro e il 24 luglio Biffoni ha revocato la concessione dello stadio alla società. Sulla questione, la procura di Prato, che ha ricevuto documenti da entrambe le parti, ha recentemente aperto un fascicolo di indagine che al momento non ha né titolo di reato, né indagati.