
Livi, un modello di inclusione. Il prof di ruolo e quello di sostegno adesso si scambiano i ruoli in classe
Prendi un filosofo come Schopenhauer e fallo spiegare al docente di sostegno. Prendi l’insegnante di filosofia, il ‘docente curriculare’, e fai in modo che la sua lezione su Schopenhauer arrivi a tutti gli studenti, anche a quelli ‘speciali’. Si chiama ‘classe inclusiva’ ed è un esperimento su cui il liceo Livi-Brunelleschi vuole fare da apripista con una sperimentazione a partire dal prossimo anno scolastico, fra le poche in Toscana e in Italia. Altro che classi differenziali per studenti con disabilità, secondo la proposta choc che a suo tempo fu del generale Vannacci (oggi eurodeputato): al Livi si farà l’esatto contrario e si sperimenterà una modalità di insegnamento che rivoluziona l’approccio al sostegno del mondo della scuola, in collaborazione con l’Università del Molise e un gruppo nazionale di esperti (fra loro, Evelina Chiocca, Raffaele Iosa e l’ex dirigente comunale Massimo Nutini).
"In questa prima fase – spiega la dirigente Mariagrazia Ciambellotti – hanno aderito al modello quattro classi pilota, due classi intermedie del liceo Brunelleschi e due dello scientifico Livi ma il percorso sperimentale potrebbe allargarsi ancora. In poche parole, nella ‘classe inclusiva’ avviene uno scambio fra l’insegnante titolare e l’insegnante di sostegno, un lavoro che spontaneamente veniva fatto già ma che ora verrà impostato e strutturato con il monitoraggio dell’università: è per questo che abbiamo aderito volentieri al progetto". Un metodo di lavoro che porterà benefici a tutti: l’insegnante curriculare si approccerà anche ai ragazzi in difficoltà mediante materiali facilitati utili a tutti gli studenti mentre il collega di sostegno vedrà la globalità di tutta la classe. Dal canto suo, lo studente con disabilità potrà interagire meglio con il resto della classe. Per fare un esempio, se in una classe un ragazzo ha bisogno di alcune ore di affiancamento, queste le potrà fare l’insegnante di matematica o italiano mentre l’insegnante di sostegno potrà svolgere attività curriculari con tutta la classe. "L’arricchimento è reciproco - sottolinea Ciambellotti - perché si fa vera inclusione e si valorizza la figura del docente di sostegno". Nella sperimentazione al Livi-Brunelleschi saranno coinvolti almeno dieci alunni ‘speciali’ su un totale di 50 iscritti per l’anno scolastico 2024/2025.
Maria Lardara