
L’incompiuta Nuovo corto per Morganti
Un nuovo cortometraggio per il regista pratese Helmut Morganti. Si intitola L’incompiuta ed è stato girato ad Anghiari in provincia di Arezzo. Nel cast tecnico ritroviamo un altro pratese dal lungo curriculum nel cinema, il direttore della fotografia Daniele Botteselle. Sceneggiatura dello stesso Morganti, scritta insieme a Matteo Giulio Pagliai (anche aiuto regista) e Alessio Venturini (presenza fissa del cinema made in Prato). Produzione della Pagliai Film Group e della famiglia Biagioni (Luilor Spa di Montemurlo). Cast con un tocco internazionale vista la presenza dell’attrice francese Amelie Daure nel ruolo di Louise, protagonista di pellicole che hanno fatto il giro del mondo come "Grazie a Dio" di Francois Ozon oppure di cortometraggi diretti da grandi maestri come "There’s only one sun" di Wong Kar Wai. L’incompiuta è la storia di Louise, una pianista di quarantacinque anni con alle spalle un passato travagliato e il dramma della prematura scomparsa del padre. L’uomo, in un atto di follia estrema, si suicida per un insuccesso personale: non essere riuscito a portare a termine la propria opera per pianoforte. Louise, cresce vivendo e subendo il dramma del padre a cui va ad aggiungersi l’allontanamento della madre. Questa sofferenza si trasforma a poco a poco in una ossessione legata proprio all’opera incompiuta del padre. Ma verrà il giorno in cui la donna si confronterà con tre giovani adolescenti durante una lezione di pianoforte. In un ambiente grottesco e surreale, Louise darà sfogo alle proprie pulsioni inibite. Solo così comprenderà il proprio delirio esistenziale che lo porterà a decidere di concludere l’opera del padre. Nel cast anche Matilda Farrington, Sofia Pignatti, Matteo Conti e Gemma Spadi Foggi nel ruolo di Louse Duval da bambina.
Nato in città nel 1974, Morganti si è inizialmente espresso attraverso la fotografia e la pittura . Fondamentale per la sua formazione il trasferimento a Berlino alla fine del 2009, una parentesi che gli permette di realizzare varie performance di street art. Ora il ritorno al cinema che Morganti definisce "il gradino eccelso per rappresentare l’arte racchiusa dentro i pensieri e le emozioni".
Federico Berti