Limentra, nove mesi senza strada. Slitta ancora la data di fine lavori

Resta chiuso il ponte a L’Acqua. L’allarme dei residenti: "Rischio concreto che la Vallata perda un’altra estate"

Nove mesi senza strada per gli abitanti della Limentra Orientale, che rischiano di diventare un anno intero: l’allarme arriva dal Comitato della Limentra, un gruppo formato da cittadini dei Comuni di Cantagallo e Sambuca Pistoiese uniti da una strada provinciale – la Sp24/Sp3 – da un fiume e da tanti problemi legati alla mancanza di servizi.

Al centro della loro protesta ancora una volta, i lunghi lavori sul ponte a L’ Acqua, chiuso per essere ricostruito dopo le verifiche sulla struttura che lo davano a rischio cedimento. Il cantiere, della Provincia di Prato avviato a luglio 2023, doveva chiudersi lo scorso dicembre, poi con una proroga a marzo e, con un ulteriore slittamento, a maggio. "Da quando – scrivono gli aderenti al Comitato – la Provincia ha iniziato i lavori di consolidamento del ponte, a luglio 2023, il Comitato ha segnalato le gravi ripercussioni che la totale interruzione del transito avrebbe avuto sulla vita dei piccoli paesi e sulle attività economiche. Ma i lavori sono stati iniziati solo a fine ottobre, perdendo mesi di tempo favorevole, e poi proseguiti con scarsa presenza di operai tanto che l’Ente appaltante ha dovuto prorogare la fine dei lavori a 31 marzo 2024. La proroga, tuttavia, non è stata sufficiente e la Provincia di Prato ne ha concessa una seconda, fino al 6 maggio prossimo.

Ma neanche questa data sarà rispettato, dato che 10 giorni fa non era ancora stata gettata la soletta centrale del ponte. Per di più, sappiamo che il collaudo statico è stato fissato il 13 maggio: sicuramente il termine del 6 maggio non sarà rispettato. Si parla ora di fine giugno. C’è il rischio concreto che la Vallata veda compromessa un’altra estate, unica stagione favorevole ai flussi turistici e ai proprietari di seconde case. Questo è l’ennesimo grido di dolore che il Comitato lancia sperando che, finalmente "venga ascoltato".

Claudia Iozzelli