Le giornate difficili dell’ospedale Il Covid uccide un’altra anziana

Morta al Santo Stefano una donna di 76 anni mentre i nuovi positivi sono 71, in aumento rispetto a sabato. I casi non accennano a diminuire in tutta la regione: ieri 968 contagi e 15 i decessi. Si rischia la zona rossa

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La battaglia contro la tanto temuta terza ondata passa dai vaccini. Ma la campagna stenta a partire e il virus ne approfitta continuando a mietere vittime. Prato ieri ha pianto la morte numero 307 dall’inizio della pandemia fra quelle causate dal Covid. Si tratta di una donna di 76 anni di Prato deceduta al Santo Stefano dove era ricoverata da qualche giorno a causa dell’aggravamento delle sue condizioni di salute. Ma ieri è stata una giornata difficile anche sotto il profilo dei contagi che, come successo negli ultimi giorni, sono tornati a salire con 71 nuovi positivi. A fare la parte del leone è la città che ha registrato ben 62 contagiati in un solo giorno. Gli altri casi sono suddivisi fra Poggio a Caiano, Vaiano e Carmignano. Il numero totale delle persone positive, da marzo di un anno fa a oggi, sale a 12.479. Resta da sottolineare un trend comunque in continua crescita, visto che nella settimana appena trascorsa i dati dei nuovi contagi non sono quasi mai scesi sotto le cinquanta unità giornaliere. Numeri che fanno temere per l’arrivo di una terza ondata, come ventilato più volte nei giorni scorsi da diversi virologi.

Non ci sono, però, conferme da parte dell’Asl, della presenza nella nostra provincia di varianti del virus. O almeno, queste ulti,e non sono ancora state confermate dall’istituto di microbiologia di Careggi.Sicuramente è salita la pressione sull’ospedale, come sottolineato anche nell’incontro avuto venerdì scorso fra rappresentanti dell’Asl Toscana Centro, della Società della salute e del Comune tanto che sono già stati attivati nuovi posti letto al Santo Stefano. Le persone ricoverate per Covid al Santo Stefao sono 44 (56 i posti letto a disposizione), 19 invece sono i pazienti in terapia intensiva (20 i letti disponibili). La Melagrana a Narnali continua a essere piena (42 pazienti su 42 posti) mentre al Centro Pegaso di Galciana sono occupati 13 posti su 21.

La situazione non va meglio nel resto della Toscana dove anche ieri si sono contati 968 positivi al virus con un’età media di 44 anni. I deceduti sono stati 15 di cui sei uomini e nove donne con un’età media di 82 anni e mezzo. I tamponi molecolari eseguiti sono stati 14.363 e 5.314 quelli antigenici rapidi, di questi il 4,9% è positivo. Sono invece 11.318 i soggetti testati per la prima volta ieri (esclusi quelli di controllo), di cui l’8,6% è risultato positivo. I ricoverati sono 891 (2 in meno rispetto a sabato), di cui 147 in terapia intensiva (stabili). Numeri alti che fanno rischiare il ritorno della Toscana in zona rossa.

L.N.