
Tanti visitatori hanno preso d’assalto la Val di Bisenzio nell’ultimo fine settimana, come del resto è capitato in molte zone montane italiane, complici il caldo e la voglia di aria aperta dopo i mesi di lockdown. Fra le mete predilette il rio Buti, le aree attrezzate di Schignano e quella lungo il Bisenzio conosciuta come "Carigiola" - per la vicina immissione dell’omonimo torrente che dà nome anche alla strada provinciale - dove si sono registrate diverse criticità: dai molti rifiuti abbandonati, all’impossibilità di fare barbecue a Schignano, alla fila interminabile di auto parcheggiate lungo la Sp2. "Abbiamo fatto rimuovere tutto da Vallupaia – ci ha spiegato Marco Marchi, vice sindaco di Vaiano, annunciando che la prossima estate l’area sarà di nuovo dotata di tavoli e barbecue, visto che il progetto del Comune per sentieristica e aree attrezzate che ha vinto il bando della Regione Toscana diventerà esecutivo i primi di settembre -. Non era più consentito accendere fuochi, da quando gli appositi barbecue sono andati distrutti. Ma la gente continuava ad utilizzare il materiale di costruzione dei barbecue per accendere fuochi per terra. Così abbiamo pulito tutta l’area e messo i cartelli. E abbiamo chiesto controlli alle forze dell’ordine per il pericolo incendi".
Polizia Municipale, Polizia Provinciale e Carabinieri Forestali hanno poi monitorato la zona e le altre a rischio criticità durante le giornate festive. "Abbiamo fatto controlli coordinati con la polizia provinciale – ci ha detto Federica Frondizi del distaccamento dei Carabinieri Forestali con sede a Luicciana – privilegiando l’aspetto educativo piuttosto che quello repressivo". Lamentele sono arrivate invece per la situazione che si è creata in prossimità dell’area "Carigiola": le bozze balneabili del Bisenzio sono state prese di mira da molti ed essendo il parcheggio sotto strada non abbastanza capiente, lungo la provinciale che collega Vernio a Luicciana si è formato un serpentone di macchine in sosta, che ha limitato la circolazione ad una sola corsia. "Il nostro territorio come meta turistica – spiega in una nota l’assessore all’Ambiente di Cantagallo, Elisa Fabbri – è uno degli obiettivi del nostro lavoro. Non quella mordi e fuggi. Il Limentra e l’area attrezzata del Carigiola sono un punto strategico per vivere una giornata sul fiume: ma se da un lato questo ci inorgoglisce, dall’altro ci spinge ad intervenire per chiedere a tutti il rispetto delle regole. Per questo ringraziamo la Polizia Provinciale e tutte le forze dell’ordine che anche in questi giorni controllano il rispetto delle norme in una situazione sanitaria ancora a rischio".
Claudia Iozzelli