
Le famiglie non arrivano a fine mese "Anche il ceto medio chiede aiuto"
Nei primi sei mesi del 2023 le richieste di aiuto sono state il doppio dell’anno precedente. Uno scenario a dir poco preoccupante che racconta come l’inflazione, il caro bollette e le incertezze dei mercati finanziari abbiano inciso direttamente sui bilanci delle famiglie pratesi messe alle strette da rate raddoppiate e utenze alle stelle. A fotografare lo stato dell’arte è l’associazione ’Insieme per la Famiglia’, guidata da Idalia Venco, realtà che gestisce il fondo solidale ‘Il Buon Samaritano’ per aiutare chi si trova in difficoltà economica.
"In questo periodo stanno arrivando le bollette del gas dei mesi invernali mentre le rate dei mutui hanno subito una costante impennata e questo sta mettendo in difficoltà tante persone che finora non avevano mai avuto bisogno di un sostegno economico", dice Giovanni Pieraccini, volontario dell’associazione. "Persone che sono sempre riuscite a provvedere a se stesse e che invece adesso si trovano costrette a chiedere aiuto: è una situazione difficile che genera incertezza e paura".
Basta citare alcuni numeri per comprendere la portata del problema: l’associazione Insieme per la famiglia nel 2022 ha effettuato 52 interventi di sostegno economico per 60mila euro, nei primi sei mesi del 2023 sono già 124 gli interventi e 114mila euro spesi. Un bilancio provvisorio destinato a salire che mostra un 2023 a tinte fosche.
Accentuata dalla crisi economica, cresce la povertà e le persone che si rivolgono alla Caritas: sono soprattutto disoccupati, anziani e nuclei numerosi. Richieste di denaro soprattutto per pagare le bollette o per saldare la rata mensile del mutuo: lavoro e casa sono infatti i problemi maggiormente evidenziati da quanti si avvicinano all’associazione. "Sono soprattutto le utente e le rate a mettere in difficoltà - continua -. Gli anziani soli con la pensione minima sono in situazioni particolarmente critiche così come le famiglie più numerose. Come si può riuscire a pagare 300 o 400 euro di bollette con una pensione da 800 euro , è impossibile".
Si tagliano le spese superflue. Ipratesi si trovano, loro malgrado, a fare i conti con un costo della vita sempre più alto. A causa della diminuzione del potere di acquisto, derivante da inflazione e caro tassi, e per fare fronte alle spese necessarie, molte delle famiglie sono costrette da tempo ad attingere ai propri risparmi per mantenere gli standard di consumo sufficienti al fabbisogno. Uno scenario dai tratti non certo rassicuranti, inasprito anche dall’impennata dell’inflazione e dei costi dell’energia che hanno fatto crescere il timore di tre famiglie su dieci di non arrivare alla fine del mese e di non riuscire ad accantonare una parte di reddito come risparmio anche per fare fronte a future esigenze.
"Le richieste in questi primi mesi del 2023 sono raddoppiate rispetto a tutto il 2022, ma quello che fa più riflettere è la tipologia di persone che si trovano costrette a chiedere aiuto: si tratta di nuclei che hanno un lavoro o una pensione, molti italiani e che hanno sempre provveduto da soli alle proprie necessità. Le persone che aiutiamo ci vengono indicate dai servizi sociali che veicolano le richieste e dallo sportello ascolto della Caritas che è molto importante soprattutto nei momenti maggiormente difficoltosi". Nel 2022 i quattro operatori addetti all’incontro con gli assistiti hanno effettuato 3534 colloqui. Delle 1221 famiglie seguite dalla Caritas di Prato, il 42,8% è composto da italiani, l’età media è alta (56,8 anni) e le donne rappresentano il 60% circa.
Silvia Bini