Le confezioni alzano i ritmi della produzione A Chinatown fiumi di droga per resistere

Nelle ultime settimane si è intensificato lo spaccio di ketamina destinata agli operai. I carabinieri hanno arrestato tre pusher in tre giorni

Drogarsi per produrre di più. Sempre di più. E non sentire la fatica. D’altra parte in questo periodo nelle confezioni cinesi la richiesta di produzione di capi per l’autunno-inverno è in drastico aumento e in contemporanea si intensifica lo spaccio di ketamina, la droga che fa sopportare turni massacranti per gli operai che lavorano alle macchine da cucire. Turni no stop anche di dodici ore. E’ la fotografia che emerge dall’ultima importante operazione condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Prato: in soli tre giorni hanno arrestato tre pusher orientali, specializzati nello spaccio degli stupefacenti che non fanno sentire la fatica sul luogo di lavoro. I militari dell’Arma hanno inferto un duro colpo all’approvvigionamento di ketamina in via Pistoiese, nel cuore di Chinatown, tanto da scovare e porre sotto sequestro quasi due chili di droga. L’ultimo arresto è stato eseguito nella nottata di ieri, quando i carabinieri del reparto operativo hanno fatto scattare le manette attorno ai polsi di due 35enni cinesi, un uomo e una donna, conviventi, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. La coppia abitava a Prato in via Pistoiese e, arrivata da tre mesi dalla Spagna, conduceva una vita tranquilla per non destare particolari sospetti. L’uomo e donna risultano disoccupati e clandestini. Nel corso della perquisizione nella loro abitazione sono saltati fuori 1.413 grammi di ketamina, suddivisi in due buste di cellophane e altri 5 grammi già suddivisi in 5 involucri. Scoperti anche 1,2 grammi di shaboo (meta anfetamina) oltre a 500 astucci di plastica vuoti per la confezione delle dosi. I carabinieri hanno sequestrato sostanza stupefacente il cui valore è di 85.160 euro, oltre a una bilancina elettronica. L’uomo è stato condotto al carcere della Dogaia, mentre la donna a quello di Sollicciano a Firenze. Il caso, come quello emerso lo scorso 24 giugno, il primo in ordine cronologico, è affidato al sostituto procuratore Massimo Petrocchi della Procura pratese.

Un terzo spacciatore, sempre proveniente dalla Spagna, arrivato in Italia da un paio di mesi e residente in via Pistoiese, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo.

Anche stavolta i militari hanno rinvenuto la droga sintetica custodita nella sua abitazione. Qui sono saltati fuori 233 grammi di ketamina, che il pusher aveva già suddiviso usando come involucri alternativi quattro confezioni di frutta secca. L’uomo aveva in suo possesso anche 38 pasticche di ecstasy e 100 astucci di plastica vuoti, che avrebbe utilizzato per il confezionamento delle dosi. I carabinieri hanno posto sotto sequestro una bilancina elettronica oltre alla droga per un valore commerciale di 14.000 euro. Episodi che non sono altro che la punta di un iceberg dello smercio di sostanze stupefacenti all’interno della comunità cinese di Prato, dove si verifica un turnover tra vecchi e nuovi spacciatori che per tentare di passare inosservati alle forze dell’ordine, approdano in Italia provenienti da altri Stati dell’Unione Europea.

sa.be.