Li avete mai visti, i clown in corsia? A scombinare universi di dolore con battute, palloncini e colori. A spostare i pensieri dei piccoli pazienti e delle famiglie, almeno per qualche minuto. Se non è una cura questa, di certo è una vitamina per lo spirito. Guardo sempre con ammirazione le storie di chi sceglie di regalare parte del proprio tempo agli altri. Forse perché ormai viviamo in frullatori di ore e minuti, stretti e costretti in una società che ci vuole multitasking. Sembra un’impresa anche solo scambiare due parole con il vicino di casa, magari solo o anziano. Consiglio, leggete "La società della stanchezza", del filosofo Byung-Chul Han. Non vi sentirete meglio. Ma non sarà...tempo perso.
CronacaIl sorriso?. Una cosa seria. La bella lezione