Proroga della cassa integrazione e linee guida precise per gli spostamenti in Italia e all’estero. Come si potrà lavorare nel turismo dopo l’emergenza Coronavirus? Ieri mattina piazza Santa Croce a Firenze si è riempita con centinaia di gestori delle agenzie di viaggio toscane (una decina quelle pratesi) per una protesta pacifica ma decisa dove ognuno ha portato un trolley, simbolo del viaggio, e un cartello: "Noi siamo il turismo". La Fiavet (associazione di categoria delle agenzie turistiche in Toscana) chiede la cancellazione di ogni tributo regionale per il 2020, la sospensione per quest’anno della polizza su insolvenza e fallimento, vista la non operatività e la difficoltà a trovare compagnie di assicurazione disponibili a lavorare con le agenzie di viaggi. E poi, come tutte le aziende, la possibilità di accedere al credito agevolato.
"Sulle riaperture – spiega Monica Cavaciocchi di Girovolando in via Zarini – è stata lasciata libertà decisionale e chi ha riaperto, alcuni con orari ridotti e su appuntamento, lo fa per garantire un servizio. I clienti pretendono da noi, giustamente, delle informazioni che non siamo in grado di dare. La Sardegna, ad esempio, chiede il test sierologico per l’accesso all’isola e questo è discriminante, mentre l’estero è fermo. Abbiamo rimandato i viaggi di nozze a seguito di matrimoni rinviati. Il nostro è un settore strategico che muove il turismo delle vacanze ma anche quello religioso, di lavoro ed abbiamo una forte responsabilità verso i clienti".
Oltre a Girovolando a Firenze c’erano Travel Store, Landini Viaggi, Mobil Travel, Il richiamo delle vacanze, Follie viaggi, Vieni via con noi, Anda&Rianda viaggi e i calenzanesi Papaya Viaggi e Itcamp Viaggi. Come saranno le vacanze estive dei pratesi fissate in agenzia? Meno problemi ci sono per le prenotazioni di agosto in hotel e villaggi vacanze in zone marine (eccetto le isole) e montane. L’incognita è sui mesi di giugno e luglio. "Noi siamo aperti con orario ridotto – spiega Luciana Gelli di Follie Viaggi – e nella nostra agenzia lavorano quattro persone. In media, le agenzie di Prato hanno due o tre dipendenti e la cassa integrazione finisce a metà giugno. Siamo stati fra i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire. Ad oggi non siamo in grado di fornire le informazioni su come ci si potrà muovere in estate". M. Serena Quercioli